8 Ottobre 2021

OSCAR GREEN 2021 Veneto- ecco i giovani vincitori che “sfidano il covid”

OSCAR GREEN 2021 - Un’esplosione di creatività in agricoltura quella andata in scena in Veneto per le finali regionali dell'edizione 2021 "Giovani che sfidano il Covid"

Scopriamo insieme i vincitori, le loro storie e le idee innovative.

Per la categoria CAMPAGNA AMICA è stata premiata Giulia Canato e il suo “TEATRO EQUESTRE”. Giulia Caniato è una agri acrobata della provincia di Rovigo. Annullati i viaggi all’estero e le rassegne internazionali a causa del Covid, insieme ai genitori ha ridato vita ad un maneggio completamente chiuso. Le sue esibizioni hanno intrattenuto grandi e piccini durante la pandemia. Giulia e Giona Farm sono ancora tra le attrazioni del pubblico del Circo di Montecarlo.

EX AEQUO per “LA SERRA SPEZIALE” di Marco Bozzato. A ridosso del mare, lungo il litorale Adriatico, a Cavallino Tre Porti dove la terra sabbiosa dà gli ortaggi più gustosi, Marco Bozzato coltiva le verdure più ricercate dagli chef. Nella sua serra cresce il nasturzio per fare il wasabi, il tagete dal sapore di liquirizia, la coclearia dei marinai, il finocchietto nero che sa di anice, la melanzana verde, il pisello blu, la carota baby e tante altre piante aromatiche che danno ai piatti sapori particolari tanto da essere richieste dai cuochi stellati di tutto il mondo.

“PICATABARI: IL GELATO IN APE CAR” di Silvia Ferro si aggiudica l’Oscar per la categoria CREATIVITA’. Un nucleo famigliare numeroso, una zia alla guida e sette nipoti e cugini che insieme hanno rivoluzionato l’indirizzo zootecnico classico dell’azienda. Uno spaccio aziendale a kmzero dal produttore al consumatore per poter acquistare carne latte e formaggi. L’impegno di Silvia non si è fermato con l’emergenza sanitaria e grazie all’acquisto di uno storico ape car alla gamma della già nutrita offerta della fattoria “Rio Storto” si è aggiunto anche il gelato consegnato porta a porta alle famiglie in comode vaschette. Sfrecciando tra le vie e le piazze il veicolo a tre ruote con la scritta “PicaTabari” porta la bontà e la genuinità ai consumatori.

In FARE RETE è risalato “NUTRIMENTE: L’ORTO DEL BENESSERE” di Elisa Bevilacqua e Paola Campanaro, secondo cui Il cibo è il miglior farmaco per la salute. Queste due giovani hanno sottolineato che mangiare locale, secondo stagione è cultura, educazione e soprattutto salutare. Il centro clinico “La Quercia” con le aziende agricole di Campagna Amica promuovono un progetto di positiva sinergia che parte da una visione multidisciplinare dell’alimentazione e dei rapporti in famiglia e tra le persone.

Il premio per la categoria IMPRESA DIGITALE va a “L’APP CHE CURA IL VIGNETO” di Giacomo Manera. L’intelligenza artificiale applicata alla cura delle viti. L’idea è del trevigiano Giacomo Manera che ha inventato una app in grado di riconoscere le malattie funginee del vigneto. Comporta benefici di tempistiche di lavori in campo e quindi una rapida risposta a possibili problemi, utile per tutti i tipi di agricoltori, poichè sono disponibili più tipologie in base al tipo di coltivazione.

In SOSTENIBILITA’ E TRANSIZIONE ECOLOGICA si distingue “IL RISO DELLE MERAVIGLI” di Silvia Tovo. Silvia e le sorelle hanno dato vita al miglior Riso Carnaroli nel rispetto dell’intero ecosistema combinando i principi della tradizione alle innovazioni tecnologiche. In questa azienda si pratica l’agricoltura 4.0, un insieme di tecniche all’avanguardia per ottimizzare la qualità del raccolto. Si coltiva solo 100% Carnaroli Classico ai confini tra Verona e Mantova in una terra unica per caratteristiche geo-fisiche. Nasce così il primo riso Micro Natural® che viene fatto invecchiare per un anno ed essiccato a basse temperature con gas naturale.

L’Oscar di NOI PER IL SOCIALE va al progetto “DUMIA: COLTIVARE SOGNI NELLA CASA DEL SILENZIO” di Simone Selle. La Cooperativa Sociale “Dumia” nasce nel 1989 a Feltre, come comunità per persone con problemi di tossicodipendenza, da sempre attenta al rinserimento sociale attraverso il lavoro, e da circa 3 anni ha iniziato ad occuparsi di agricoltura sociale, con lo scopo di costruire dei percorsi riabilitativi per gli utenti della Comunità e per soggetti svantaggiati del territorio.

Infine, il riconoscimento per la MENZIONE SPECIALE va a “LA STALLA, FARO DELLA ZOOTECNIA REGIONALE” di Cabianca Dario. Una stalla 4.0 a stabulazione libera, con spazi dati al benessere, ovvero cuccette più ampie e zone di circolazione molto grandi, l’inserimento di un robot di mungitura, permettono agli animali di essere liberi di qualsiasi scelta durante il giorno: autonomi nel mangiare e bere addirittura mungersi in qualunque momento della giornata. Un’intera famiglia che ha investito nei valori tradizionali spingendo sulla strumentazione moderna affermandosi nel settore zootecnico come faro per le nuove generazioni. Sempre a Dario la sala stampa assegna il primo premio per “distintività, senso di appartenenza e presenza mediatica dai tanti contenuti comunicativi”.