14 Settembre 2021

Oscar Green 2021: Finale regionale in Friuli Venezia Giulia

Oscar Green 2021 Friuli Venezia Giulia- La trasformazione di 300 varietà di peperoncino, la cooperativa dei sapori che si reinventa durante la pandemia, la coltivazione biologica di vitigni autoctoni in altopiano, la barretta prodotta da una rete di imprese, l’inclusione sociale in azienda, il progetto di tutela dell’arnica montana. Sono i sei progetti che Coldiretti Giovani Impresa Fvg ha premiato nell’edizione 2021 di Oscar Green, la quindicesima edizione del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa nazionale e patrocinato dal ministero delle Politiche agricole che riconosce l’innovazione, valorizza i progetti dei giovani imprenditori e promuove l’agricoltura di qualità.

A ricevere il premio, nella Loggia del Lionello di Udine, Filippo Bortolon di B-Orto Peppers (categoria Impresa digitale), Alice Crepaldi-Cooperativa dei sapori e del gusto di Gorizia (Campagna Amica), Deborah Gelisi-Terre dei Fradej di San Quirino (Creatività), Alc di Bon di Aquileia (Fare rete), istituto Il Tagliamento di Spilimbergo (Noi per il sociale) e Andrea Muner-Armo 1191 di Roveredo in Piano (Sostenibilità e transizione ecologica).

Scopriamo insieme i progetti premiati nelle 6 categorie

  1. Impresa digitale

Filippo Bortolon – B-orto Peppers di Gemona del Friuli

B-Orto Peppers nasce dalla passione di Filippo, un biologo fotografo con il pallino per la cucina. Con una collezione di circa trecento varietà di peperoncino, Filippo esplora le varie sfumature della piccantezza. Una spezia che è anche un ortaggio, un motore di convivialità, il peperoncino porta in tavola una cultura curiosa, che fa bene al corpo e allo spirito. I peperoncini, coltivati e trasformati in azienda, sono il centro della produzione, alla quale si affiancano ortaggi più tradizionali, nella ricerca costante di un’eccellenza che sa stupire e conquistare. Una nicchia piccante che arriva lontano grazie a una propensione digitale.

  1. Campagna Amica

Alice Crepaldi – Cooperativa dei sapori e del gusto di Gorizia

Pensando a favorire l’incontro tra azienda e cittadino, la cooperativa organizza diversi tipi di eventi come pic-nic in vigna o tra gli olivi proponendo dei panieri di prodotti a Km 0, piuttosto che servizi di catering agricoli, tour organizzati, legati alla enogastronomia, alla conoscenza dei luoghi e delle sue aziende, con la possibilità di poter anche svolgere delle attività didattico/formative rivolte alle famiglie. L’idea però, è stata subito bloccata dalla esplosione della pandemia. Vista la situazione difficile, nasce il servizio di consegna gratuita della borsa della spesa del Mercato coperto di Campagna Amica di Gorizia, a domicilio, direttamente dalle produttrici.

  1. Creatività

Deborah Gelisi – Terre dei Fradej di San Quirino

“Terre dei Fradej” è un progetto che nasce nell’altopiano pordenonese a 112 metri di altitudine a ridosso del 46° parallelo a 5.000 km dal polo nord e 5.000 km dall’equatore. Su questi terreni con oltre 80 metri di substrato sassoso, si coltivano 32.000 mq di vitigni autoctoni (Refosco dal Peduncolo Rosso, Cabernet Franc) presenti in Friuli da quasi due secoli, resistenti alle principali patologie e pertanto adatti a una coltivazione biologica. Vengono irrigati con l’acqua prelevata dal Parco delle Dolomiti Friulane (patrimonio dell’Unesco), batteriologicamente pura. I vigneti sono protetti a nord da 100.000mq di boschi ad alto fusto unici in zona e a sud da 30.000mq di prato stabile. Le produzioni che si otterranno da queste varietà autoctone saranno destinate ai mercati del Nord Europa, commercializzate a Venezia e una parte (Rosso Mandarino) verrà conservata in botti di rovere e imbottigliate per il Teatro dell’Accademia di Conegliano. Questo diventerà un importante omaggio fatto a tutti gli artisti che si esibiranno in questa location, facendosi quindi da ambasciatori nei migliori palcoscenici del mondo (La Scala, Il Petruzzelli, La Fenice…).

  1. Fare rete

Progetto Alc di Bon di Aquileia

In 50 grammi di barretta si possono trovare non solo ingredienti sani e genuini, ma storie e valori di 6 aziende, di cui 5 agricole, del territorio Fvg. Perché non è la solita barretta? Alc di Bon (che in lingua friulana significa “qualcosa di buono”) non è soltanto un prodotto alimentare, ma rappresenta valori, radici friulane, sostenibilità, rispetto e unione. La persona che sceglie questa barretta è consapevole che la sua decisione, oltre a sostenere le aziende che la realizzano sposandone i valori, ha un impatto positivo non solo sull’ambiente ma anche sulle future generazioni. Le realtà coinvolte: Cioccolato Mosaico-Cocambo si trova ad Aquileia ed è il laboratorio artigianale in cui Alc di Bon prende vita. Spirulina La spirulina, una microalga monocellulare conosciuta fin dai tempi degli Atzechi, è un alimento tra i più completi e bilanciati esistenti in natura. La produzione viene avviata da Giacomo Brandolin nel 2018 a Cormons con un impianto innovativo, unico in Friuli Venezia Giulia. Nocciole Nole nasce nel 2016 per portare avanti il progetto dei tre soci fondatori, amici di lunga data, di proporre un’alternativa più redditizia ai seminativi coltivati in regione. Semi di zucca L’Azienda Agricola La Selce di Bagnaria Arsa produce i semi di zucca che fanno parte degli ingredienti genuini di Alc di Bon. L’impegno della famiglia Tosoratti si concentra sulla produzione a Km 0, ma anche sull’ospitalità, sull’accoglienza e nel tramandare le tradizioni preservandone le radici. Miele Anna Brandolin, in arte AnnApi, è un’apicoltrice cormonese. Il suo obiettivo non è solo la produzione di un ottimo miele di qualità, ma è molto più ambizioso: infatti, con il suo operato si propone di tutelare le api. Aronia Conosciuta anche come “elisir di lunga vita” grazie alle proprietà antiossidanti, è prodotta dall’azienda 4PR con sede a Lucinico. La Fondazione Giant Trees Foundations promuove e sostiene diversi progetti nazionali ed internazionali, tra i quali Alc di Bon, i cui valori sono in linea con l’idea di agire in ottica di sostenibilità ed ecologia per salvaguardare l’ambiente.

  1. Noi per il sociale

Istituto d’istruzione superiore Il Tagliamento di Spilimbergo

In collaborazione con l’Azienda Sanitaria è stata istituita una Unità Educativa territoriale per ospitare regolarmente in Azienda Agraria di Spilimbergo adulti con disabilità cognitive e fisiche con i loro educatori. In Azienda sono inoltre attive due borse lavoro con il servizio Sil. Il progetto prevede l’inclusione sociale in affiancamento ai tecnici aziendali e agli studenti che utilizzano il laboratorio aziendale all’interno dei percorsi didattici dell’istituto Agrario.

  1. Sostenibilità e transizione ecologica

Andrea Muner – Armo1191 di Roveredo in Piano

L’arnica è una pianta officinale conosciuta da centinaia di anni per le sue proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e anti-ecchimotiche. Purtroppo in natura è in via di estinzione su tutto l’arco alpino europeo, molti Stati ne hanno già da tempo vietata la raccolta o comunque limitata (Direttiva Habitat 92/43/CEE). La stessa coltura dell’arnica è ancora in via di sperimentazione da oltre 30 anni: in Italia e in tutta Europa le coltivazioni avviate si contano sulle dita di una mano. Questo progetto, a detta degli esperti del settore, è attualmente la più grande coltivazione di arnica montana conosciuta in Europa. Il progetto (Armo 1191) nasce proprio dalla volontà di preservare gli habitat naturali montani; di disporre di una materia prima di alta qualità; di realizzare dei prodotti con la massima concentrazione di principio attivo e dalla filiera controllata. La coltivazione dell’arnica e la sua raccolta avvengono a mano, con certificazione Bio ICea (2019); la sua lavorazione e la produzione del prodotto finito è realizzata localmente, tutto Made in Italy. Armo significa ARnica MOntana. 1191 è la quota dove viene coltivata questa pianta a mano con metodo biologico tra i pascoli di Piancavallo, in zona Castaldia lungo il sentiero della “Passeggiata delle Malghe”. Le prime aiuole sperimentali sono del 2011, dopo 10 anni i tre appezzamenti di terreno hanno a dimora circa 100.000 piante su circa un ettaro lavorato. Dal 2019 è stata ottenuta la certificazione biologica Icea come operatore IT BIO 006 E3139. Dal 2016 vengono commercializzati i prodotti con il marchio realizzati solo con materia prima ultra concentrata.