5 Ottobre 2021

I giovani aumentano solo nei campi (+8%), Prandini: “Sostenere innovazione e redditi”

Innovare per garantire lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, etica e che assicuri redditi adeguati. Investire sulla tecnologia è infatti un antidoto per contrastare il cambiamento climatico e i guasti che arreca. La scelta di puntare sull’hi tech declinata in diversi modi è stata al centro della giornata di assegnazione degli Oscar Green promossa dai giovani Coldiretti il 29 settembre scorso. All’evento hanno preso parte con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, e la responsabile dei Giovani, Veronica Barbati, il consigliere ecclesiastico nazionale, Nicola Macculi, il presidente del Crea, Carlo Gaudio, il sottosegretario delle Politiche agricole Francesco Battiston, il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli, il vice direttore della Fao, Maurizio Martina, il presidente del comitato scientifico di Campagna Amica, Alfonso Pecoraro Scanio e il professor Giulio Tremonti. Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli è intervenuto in collegamento.

Il tema dell’innovazione è oggi di grande attualità E non c’è documento di programmazione che non ne faccia riferimento.

Ma c’è chi ha giocato d’anticipo. Per Coldiretti l’innovazione è un must sin dai primi anni Duemila. Da quando è stato lanciato il premio Oscar green riservato alle idee più innovative e creative proposte dagli agricoltori under 35.

E dall’Oscar green è ripartita l’attività dopo la lunga pausa a cui ha obbligato la pandemia. Sono oltre 10mila le imprese che nel corso degli anni hanno partecipato al premio - ha ricordato Gesmundo – e oggi sul mercato hanno creato segmenti di innovazione. Si tratta di aziende giovani che producono, trasformano e vendono e svolgono una fondamentale funzione economica e sociale. Il segretario generale di Coldiretti ha ricordato come anche l’Onu abbia indicato nella tecnicalità della filiera corta la via d’uscita per i Paesi del terzo e quarto mondo. Tutto quello che la Coldiretti mette in piedi per un’agricoltura distintiva, a partire dalla legge di contrasto alle pratiche sleali, consentono di dare risposte importanti anche ai giovani. Nella pandemia l’agricoltura – ha detto – è cresciuta anche grazie agli under 35.

Barbati ha evidenziato come il grande protagonismo della Coldiretti punti anche sui giovani. L’agricoltura – ha detto- è parte della soluzione della mission per il clima e la capacità dei giovani è di saper interpretare il nuovo perché sono “innovatori di natura”. E il nuovo è anche la multifunzionalità, infatti il 75% delle nuove leve opera in un’agricoltura multifunzionale.

I numeri delle performance delle aziende giovani sono stati forniti dall’indagine di Divulga presentata da Riccardo Fargione che ha ricordato la crescita delle aziende agricole under 35 dell’8% negli ultimi 5 anni a fronte del calo dell’11% negli altri settori. Le new entry aumentano al ritmo di 17 imprese al giorno. E la giovane agricoltura vince anche nel confronto con i principali partner dell’Unione europea.

Per questo Barbati ha lanciato l’appello a non distruggere le aspettative, ci sono opportunità, - ha spiegato - ma i sogni non vanno traditi.

I giovani – ha sottolineato il presidente Prandini – non sono ricordati solo ogni anno in occasione del premio, per Coldiretti rappresentano la linfa vitale dell’agricoltura per arrivare a creare un modello percepibile ai cittadini e consumatori e per evitare speculazioni e strumentalizzazioni.

Inevitabile il riferimento al cibo sintetico che rischia di trasformarsi in un business . La concentrazione nelle mani di pochi metterebbe in difficoltà gli agricoltori. Prandini ha anche riconosciuto la grande apertura mentale dei giovani con la spiccata capacità di aprirsi al mondo e confrontarsi. Ma soprattutto di continuare a investire. Ha però messo al centro un altro tema quello della redditualità che – ha detto “non deve essere sottovalutato perché senza un giusto reddito è difficile far fronte agli investimenti”. Al primo posto, dunque, per il presidente di Coldiretti va messo il giusto riconoscimento del lavoro. Ha apprezzato la mobilitazione dei giovani Coldiretti contro il consumo del suolo a partire dalla battaglia ai pannelli fotovoltaici a terra, “perché il futuro agricolo è connesso alla disponibilità di superfici lavorabili, mentre la speculazione edilizia non solo ha portato al consumo di suolo ma ha anche creato difficoltà allo stesso mercato dell’edilizia”.

Per rafforzare l’adesione ad Agricoltura 4.0 ha chiesto che sia applicato al settore un meccanismo analogo al bonus del 110%. Solo in questo modo sarà possibile dare la stessa possibilità di innovare a tutte le aziende, medie, grandi, ma anche piccole. Per favorire i giovani Prandini ha anche chiesto una sburocratizzazione e la riduzione dei costi per il subentro. Coldiretti, da parte sua, si impegna di essere al fianco delle imprese per tradurre in valore economico i risultati della ricerca pubblica. L’organizzazione ha anche presentato progetti concreti nell’ambito del Pnrr, tra l’altro per aumentare l’acqua a disposizione dell’agricoltura e delle comunità. In prima linea anche nella lotta allo spreco del cibo: bisogna investire sulla catena del freddo e sulla logistica per cogliere le sfide dell’Onu e della Fao di arrivare a “fame zero” nel 2030.

Il ministro ha riconosciuto che la Coldiretti da 14 anni ha acceso i riflettori sull’innovazione. Ha poi ricordato i paradossi dei sistemi agroalimentari mondiali: produrre più cibo con un suolo che decresce e con calamità naturali sempre più frequenti. “I cambiamenti climatici dimostrano ogni giorno la loro gravità, dobbiamo allora fare conti con questo aspetto e l’innovazione è la risposta”. Patuanelli ha detto che occorre assicurare maggiore garanzia di reddito per chi fa agricoltura e ha ricordato che sono state implementate alcune misure come la transizione 4.0, fondamentale per chi vuole investire in innovazione in agricoltura, ma che va accompagnato con alcune certezze come il Psr o con gli altri incentivi all’innovazione. E ha annunciato di aver già chiesto al collega dell’Economia Franco “la cedibilità del credito, un elemento importantissimo per il settore agricolo”. Dal sottosegretario Battistoni l’annuncio che l’esonero contributivo sarà chiesto anche per il prossimo anno. Intervento anche per il segretario nazionale dei giovani della Coldiretti Stefano Leporati e il direttore generale della fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli.