Giovani e futuro al centro del dibattito del Festival delle Comunità del Cambiamento una manifestazione che ha come obiettivo quello di “costruire ponti” tra le comunità, gli individui e le organizzazioni che sono al lavoro per rigenerare il tessuto civico, sociale ed economico del Paese e il loro pubblico, cercando di dare una risposta alle seguenti domande: Quali sono le principali sfide che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi anni? In che modo stiamo contribuendo ad affrontarle? Che cosa manca per uscire dal mondo della sperimentazione e generare cambiamento reale e diffuso? Che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato? Come passare dalle pratiche alle politiche?
Ambizione e responsabilità, voglia di rendere sistemiche e al servizio della collettività pratiche innovative ancora oggi relegate a fenomeni di nicchia e “best practice”, queste le caratteristiche dei giovani che hanno partecipato alla due giorni milanese con l’obiettivo di identificare e risolvere le problematiche che ad oggi hanno impedito il processo di rigenerazione economica, del mercato del lavoro e della vera partecipazione democratica.
Presente all’evento anche il Presidente dei giovani agricoltori di Coldiretti Maria Letizia Gardoni che nel suo intervento al Festival delle Comunità del Cambiamento ha dichiarato “chi più dei giovani deve avere a cuore l’interesse e la prosperità del nostro bellissimo Paese? Quando agiamo dobbiamo ricordarci che siamo noi i fautori del nostro futuro; io ho l’onore di rappresentare un mondo, quello agricolo, che negli ultimi anni ha destato l’interesse e la passione di tantissimi giovani che hanno fatto della valorizzazione di tradizioni, cultura, qualità, condivisione ed innovazione elementi cardine di un paradigma produttivo da anni fa parte del nostro essere capace di generare benefici non solo per se stessi ma per l’intera collettività in cui operano, tanto da essere considerati dei veri pionieri , avventurieri ed attori del cambiamento. Questa rivoluzione non si è conclusa, ancora oggi stiamo discutendo di come rendere questi esempi vita quotidiana, ma sono convinta che dal dialogo possano nascere delle idee mutuabili in tutti i settori dell’economia e del sociale. Un ruolo importante in questo percorso di rigenerazione è ricoperto dall’associazioni in quanto rappresentano il ponte per trasporre le nostre idee ed inostri bisogni in politiche che rendano questo Paese un’opportunità continua. L’Italia è un grande Paese e lo è quando riesce a mettere a sistema tutti quegli elementi che lo caratterizzano, quella che ci attende è senza dubbio una delle sfide più grandi a cui dovremo rispondere”.