Sviluppare un programma di azioni per migliorare la resilienza dei territori rispetto ai molteplici rischi naturali e promuovere una cultura diffusa e consapevole di protezione civile; questi sono i principali obiettivi del protocollo d’intesa firmato questa mattina dal Presidente Nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, e dal Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
In particolare l’accordo, della durata triennale, ha lo scopo di rafforzare le attività di prevenzione e gestione dell’emergenza attraverso il coinvolgimento attivo degli agricoltori italiani favorendo le buone pratiche agricole e lo sviluppo di misure di autoprotezione, in un’ottica di prevenzione e mitigazione dei rischi. L’accordo pone grande attenzione, inoltre, al tema della formazione e della diffusione della cultura di protezione civile avendo come obiettivo fondamentale la sicurezza e la salute dei cittadini e del territorio.
Un contributo alla difesa dei territori reso ancora più necessario dal cambiamento climatico che favorisce il propagarsi di roghi devastanti soprattutto nelle aree dove la siccità colpisce con maggiore violenza.
“Il lavoro di gestione sostenibile e pulizia dei boschi è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in particolare sul fronte della tenuta idrogeologica considerato che lungo la penisola più di 9 comuni su 10 (91,1%) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni – afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Agricoltori e boscaioli sono importanti sentinelle contro gli incendi che devastano ogni anno centinaia di ettari di foreste con danni incalcolabili dal punto di vista ambientale ed economico”.
“Il coinvolgimento attivo di Coldiretti e degli agricoltori italiani nell’azione coordinata di protezione civile permetterà di mettere a sistema competenze ed esperienze specifiche importanti in un’ottica di gestione e mitigazione dei rischi naturali. L’accordo di oggi – ha commentato il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio – si inserisce in un percorso strategico per il nostro Sistema che passa anche attraverso le attività di diffusione della conoscenza e della cultura di protezione civile”.