29 Novembre 2016

Vino, con Testo Unico burocrazia dimezzata del 50%

A distanza di oltre due anni dall’avvio dell’iter parlamentare è stata adottato definitivamente il Testo unico sul vino, grazie al quale sarà possibile dare un taglio del 50% al tempo dedicato alla burocrazia. Ad annunciare questo importante risultato è Coldiretti che, alla luce del nuovo provvedimento di semplificazione, stima una riduzione pari a 100 giornate di lavoro perse da ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa di regolamentazione del settore.

Dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa – ricorda Coldiretti - rendeva necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che frenano il dinamismo imprenditoriale dei produttori italiani di vino che ha raggiunto un fatturato record di quasi 10 miliardi soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi nel 2015 e risulta in ulteriore aumento del 3% nei primi otto mesi del 2016.

Il Testo Unico sul vino – sottolinea la Coldiretti - porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.

“Un risultato di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy agroalimentare che ne rappresenta peraltro la principale voce dell’esportazione” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che con la semplificazione si sostiene la competitività di un settore che in Italia offre opportunità di lavoro ad 1,3 milioni di persone.

“La semplificazione è uno degli strumenti più necessari ed urgenti per rendere il Paese sempre più a misura d’impresa, ha dichiarato Maria Letizia Gardoni delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa. I giovani imprenditori agricoli hanno bisogno di un sistema burocratico più veloce e leggero; per questo l’approvazione del Testo unico sul vino rappresenta un passo fondamentale per aggiungere ulteriore valore ad un settore già strategico come quello del vino”.

Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori, ovvero:

1) agricoltura

2) industria trasformazione

3) commercio/ristorazione

4) vetro per bicchieri e bottiglie

5) lavorazione del sughero per tappi

6) trasporti

7) assicurazioni/credito/finanza

8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri

9) vivaismo

10) imballaggi come etichette e cartoni

11) ricerca/formazione/divulgazione

12) enoturismo

13) cosmetica

14) benessere/salute con l’enoterapia

15) editoria

16) pubblicità

17) informatica

18) bioenergie.

Sulla base delle previsioni dell’Organizzazione Mondiale della vite e del vino (OIV) l’Italia – rileva la Coldiretti - è il principale produttore mondiale di vino nel 2016 con 48,8 milioni di ettolitri (-2%), mentre al secondo posto si colloca la Francia con 41,9 milioni di ettolitri (-12%) e la Spagna al terzo con 37,8 milioni di ettolitri (+1%). Se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento - precisa la Coldiretti - ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola con 650mila ettari di vigne e oltre 200mila aziende vitivinicole. Nel 2016 - conclude la Coldiretti - crolla la produzione mondiale di vino che fa segnare nel 2016 un calo del 5% per un totale stimato in 259,4 milioni di ettolitri, tra i livelli più bassi dal 2000.