18 Settembre 2020

UE: gli agricoltori europei dicono no all’etichettatura a semaforo

Gli agricoltori europei e le loro cooperative riuniti nel Copa e nel Cogeca  hanno espresso la loro contrarietà sull'etichettatura nutrizionale a semaforo e al nutriscore, che si stanno diffondendo in molti Paesi dell’Unione, perché a causa del loro sistema di colori, finiscono per presentare una classificazione semplicistica dei prodotti alimentari che stigmatizzano i prodotti altamente nutrienti inclusi in tutte le raccomandazioni dietetiche e spesso promuovono invece prodotti privi di valore nutrizionale o addirittura malsani come le bibite dietetiche. Lo rende noto la Coldiretti che sta conducendo una impegnativa battaglia a livello nazionale ed internazionale nei confronti di sistema fuorvianti, discriminatori ed incompleti che penalizzano ingiustamente l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare.

Per gli agricoltori e le cooperative agricole europee tali etichette a colori  si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull'assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni scoraggiando l’acquisto di prodotti alimentari molto preziosi da un punto di vista nutrizionale come l’extravergine di oliva. In questo contesto il Copa Cogeca sottolinea la necessità di individuare alternative efficaci e, con alcuni miglioramenti aggiuntivi. Dello stesso avviso anche il Consiglio europeo dei giovani agricoltori  (CEJA), l’organizzazione ombrello portavoce delle istanze giovanili agricole europee, che si è da tempo schierato contro il Nutri-score e a qualunque sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco che utilizza codici a colori, non basato sulla porzione e che non protegge la specificità dei prodotti di qualità come le DOP e le IGP.

In questo contesto proprio l’Italia ha avuto il via libera dell’UE al proprio sistema di etichettatura nutrizionale FOP (Batteria) lo scorso 28 luglio 2020. Un risultato importante, in vista della proposta della Commissione Europea sul tema prevista nel 2022, dopo che nel 2021 sarà condotto uno studio di impatto, nell'ambito della Strategia Farm to Fork.

“È inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità” denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che “l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come prevede la proposta italiana del sistema a batteria”.