6 Febbraio 2020

Spreco alimentare: 1 italiano su 2 taglia cibo in pattumiera

Spreco alimentare, incoraggiante la svolta a tavola con oltre la metà degli italiani (54%) che ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell'ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio.

Quasi 4 italiani su 10 (38%) hanno invece lasciato invariato il loro livello di spreco mentre il 5% lo ha addirittura aumentato nonostante la forte sensibilizzazione sul tema che ormai coinvolge la società a tutti i livelli: dalla politica all'economia, dalla cultura al volontariato.

Nelle case degli italiani si adottano soluzioni multiple per contenere lo spreco di cibo. La strategia più diffusa (74%) è quella di una spesa più oculata acquistando solo quello che serve. Nel 38% dei casi invece si torna all'antica tradizione italiana e contadina di usare quello che avanza per il pasto successivo magari combinando le ricette come avviene per la classica frittata di pasta, la ribollita toscana, i canederli trentini oi la pinza veneta.

In 1 caso su 4 (25%) si cerca di fare più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure riducendo le quantità acquistate (24%) evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato. Esiste poi una quota del 7% che sceglie di donare in beneficenza i prodotti alimentari non consumati.

Mentre se si va fuori a mangiare quasi 4 italiani su 10 (37%) quando escono dal ristorante si portano sempre, spesso o almeno qualche volta a casa gli avanzi con la cosiddetta “doggy bag”, il contenitore per portare via il cibo non consumato ed evitare così che venga buttato. E se il 18% solo raramente adotta questa soluzione anti spreco il 14% degli italiani ritiene che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla. Infine c’è anche un 21% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori mentre il resto non li chiede perché non sa che farsene.

Dal campo alla tavola gli sprechi costano 16 miliardi di euro in un anno con quelli domestici che rappresentano il 54% del totale, la ristorazione il 21%, la distribuzione commerciale il 15%, l’agricoltura l’8% e la trasformazione il 2%.