Pandemia, la riapertura di bar e ristoranti ha un effetto valanga sull'agroalimentare nazionale con la ripresa degli acquisti di cibi e bevande che vale almeno 20 miliardi all'anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'attesa riapertura delle attività di ristorazione nella seconda metà maggio con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza pandemia.
Il lungo periodo di chiusura per l'emergenza covid-19 sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
La possibilità di anticipare le aperture con il via libera alle vendite per asporto rappresenta una importante opportunità considerato che la food delivery genera da sola un fatturato di 350 milioni di euro con aumenti a due cifre già prima della pandemia.
La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza covid-19 era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.