Recentemente la Delegata Nazionale dei Giovani Coldiretti, Maria Letizia Gardoni, aveva toccato il discorso sulle agromafie dichiarando che: “L’agricoltura, grazie anche ai tanti giovani che scelgono questo settore per il loro futuro, rappresenta ancora una volta un fattore di speranza per i giovani e le loro famiglie.” Legalità, ma soprattutto speranza per i tanti giovani che nel settore agricolo hanno puntato tutte le proprie risorse e idee.
Proprio il tema delle agromafie sarà l’argomento portante dell’evento di giovedì prossimo, 15 gennaio a partire dale ore 10, presso il Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi.
Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes, presenteranno i risultati della III edizione del Rapporto sui crmini agroalimentari in Italia.
La stesura del Rapporto è stata resa possibile grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare e che saranno presenti all’appuntamento con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro delle politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone.
Un flusso di informazioni reso ancora più strutturale con il prezioso contributo di Gian Carlo Caselli che ha coordinato, attraverso l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, i diversi attori che aderiscono e sostengono il progetto di monitoraggio delle evoluzioni criminali in questo ambito.
L’argomento è ancora quello molto dibattuto del falso Made in Italy:
Quelli appena citati, sono solo alcuni dei fenomeni affrontati nelle pagine del Rapporto ai quali l’Italia deve dare con urgenza una risposta a tutela del comparto più importante della nostra economia e baluardo della nostra immagine all’estero. L’agroalimentare rappresenta un terreno molto fertile di investimento della malavita, soprattutto in tempi di crisi.
Una inedita analisi sulla dimensione crescente del fenomeno e sulle sue evoluzioni più recenti e più pericolose come l’affidamento di capitali puliti a circuiti illegali, sulle nuove forme emergenti di criminalità, sugli interessi dei colletti bianchi, sulle infiltrazione malavitose dalle campagne alla ristorazione e sul business della sofisticazione e della contraffazione, tutti temi di speciale attenzione ed interesse alla luce del prossimo appuntamento dell’Expo. Focus sui rischi della rete dove sono in forte crescita gli acquisti di alimentari, ma anche gli inganni, le sofisticazioni e offerte indecenti che saranno mostrate dal vivo nella prima Collezione degli orrori alimentari on line.