L’Italia è libera di non coltivare Ogm come ha fatto fino ad ora e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono al biotech nei campi. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel commentare il via libera della Commissione ambiente dell'Europarlamento, alla nuova normativa che prevede la possibilità per i 28 Stati membri di limitare o bandire la coltivazione di Organismi geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio anche se autorizzata a livello Ue.
L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia - sottolinea Moncalvo - finalmente sicura da ogni contaminazione di Ogm a tutela della straordinaria biodiversità. Tra gli emendamenti approvati dall’Europarlamento, si segnala l’ampia serie di fattori che possono risultare alla base della decisione del divieto da parte degli Stati che possono riguardare obiettivi di politica ambientale, degli impatti socioeconomici, dell’uso del suolo e dell’ordine pubblico. Nel corso della procedura di autorizzazione di un Ogm ogni Stato potrà, dunque, pretendere di adeguare la portata geografica del divieto di coltivazione senza, tuttavia, dover trattare con l’impresa multinazionale titolare del brevetto com’era previsto nella proposta iniziale.
La richiesta dello Stato viene comunicata alla Commissione ed è automatica e questo significa il pieno recupero della sovranità allo Stato mentre, sulla base delle procedure europee in vigore, dovranno essere presi in considerazione anche effetti a lungo termine degli Ogm sulla salute umana e sull’ambiente, con un deciso rafforzamento del principio di precauzione.