Sabato 31 gennaio, Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica. La nomina è arrivata dopo il quarto scrutinio, in cui ha ottenuto 665 voti superando il quorum fissato a 505.
Il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana è palermitano, ha 73 anni e vanta una carriera di grande lustro, dentro e fuori il mondo della politica. Laureato in giurisprudenza, oltre all’avvocatura ha intrapreso la carriera accademica presso l’Università di Palermo, occupandosi di diritto parlamentare e costituzionale.
Mattarella si appassionò alla politica democristiana molto giovane, diventando successivamente deputato dal 1983 al 2008 e rivestendo più volte la carica di ministro. Al di fuori dal mondo politico, è conosciuto per il suo contributo alla nascita del primo sistema elettorale maggioritario, chiamato in suo onore Mattarellum.
La politica è però un elemento che scorre da sempre nel sangue dei Mattarella: il padre Bernardo fu a sua volta ministro della Prima Repubblica, mentre il fratello Piersanti fu presidente della Regione Sicilia, fin quando non venne assassinato dalla mafia nel 1980.
“Con Sergio Mattarella arriva al Colle una figura di grande profilo, con l’esperienza e l’equilibrio necessari in questi momento di grande cambiamento”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’elezione. “Le doti di esperienza, correttezza e determinazione del nuovo presidente della Repubblica sono fondamentali per costruire un clima favorevole ad una nuova e necessaria fase di crescita e di sviluppo del Paese. La sua storia personale è una garanzia di impegno per tutti i cittadini e per le imprese nella lotta all’illegalità, che nell’economia italiana vale il 10% del Pil”.
In particolare, il settore agroalimentare è stato preso di mira dalle cosiddette agromafie: si stima che, in poco più di un anno, il loro fatturato sia cresciuto del 10%, nonostante la crisi economica che sta attraversando il nostro Paese e che ha messo in ginocchio moltissime imprese italiane.
Con lo scopo di combattere il dilagante fenomeno delle truffe agroalimentari, lo scorso anno è nato l’Osservatorio Agromafie, che di recente ha presentato il III Rapporto Agromafie (elaborato insieme a Coldiretti ed Eurispes) in cui vengono affrontati i temi della criminalità nel settore alimentare e della contraffazione del Made in Italy.
Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, ha affermato che “le mafie stanno approfittando della crisi per penetrare anche nell’imprenditoria legale, poiché è peculiarità del moderno crimine organizzato estendere, con approccio imprenditoriale, il proprio controllo dell’economia. Si invaderanno i settori che si dimostrano strategici ed emergenti, come è quello agroalimentare”.
Anche la Delegata Nazionale dei Giovani Coldiretti, Maria Letizia Gardoni, ha voluto fare da parte di tutti i giovani agricoltori gli auguri al neo Presidente Mattarella per un mandato volto all'innovazione e al cambiamento.
Credits: Quirinale.it