6 Aprile 2020

Marchi: Golden Power per difendere alimentare da acquisto straniero

La tutela del patrimonio agroalimentare nazionale è una svolta storica dopo che ormai circa 3 marchi storici su 4 sono già finiti in mani straniere e vengono spesso sfruttati per vendere prodotti che di italiano non hanno più nulla, dall'origine degli ingredienti allo stabilimento di produzione. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente l’annuncio del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli di voler estendere anche all'alimentare il golden power anti shopping straniero a difesa delle imprese italiane.

Una decisioni che trova il consenso in più di 8 italiani su 10 (81%) che, secondo analisi Coldiretti/Ixe’ sull'estensione delle norme per tutelare e produzioni Made in Italy proposte dal Governo, ritengono che in questa fase sia importante acquistare prodotti italiani per aiutare il lavoro e l’economia nazionale da difendere anche con il Golden Power per evitare le scalate ostili alle aziende strategiche come quelle alimentari.

Si tratta di un’inversione di tendenza dopo che negli ultimi decenni gli stranieri hanno acquisito quote di proprietà nei principali settori dell’agroalimentare italiano, dalla pasta all’olio, dagli spumanti ai gelati, dai salumi fino ai biscotti.

Uno shopping senza freni che è stato peraltro accompagnato solo da sporadiche azioni dell’Italia all’estero dove spesso sono stati frapposti ostacoli. Negli anni sono volati all'estero, tra l’altro, i marchi dell’olio Bertolli, Carapelli, Sasso, Sagra e Filippo Berio, la pasta Buitoni e la pasta Del Verde, il latte e formaggi di Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli e delle Fattorie Scaldasole, i salumi Fiorucci, la birra Peroni, i gelati Grom, Antica gelateria del Corso e Algida, i cioccolatini Perugina e Pernigotti, lo spumante Gancia, l’Orzo Bimbo, i cracker Saiwa, le bibite San Pellegrino, i liquori Stock, le caramelle la Sperlari ma anche Acetum spa, principale produttore italiano dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e la Nuova Castelli che è il principale esportatore di Parmigiano Reggiano Dop.

L’emergenza Coronavirus che ha ridotto gli scambi commerciali, per la chiusura delle frontiere e le difficoltà nei trasporti sta facendo emergere la consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che in questo scenario “l’Italia, che è il Paese con più controlli e maggiore sostenibilità, ne potrà trarre certamente beneficio ma occorre invertire la tendenza del passato a sottovalutare il potenziale agricolo e alimentare nazionale”.