Maltempo, una scure che si è abbattuta su intere coltivazioni di carciofi, asparagi, bietole, finocchi, rape, cicorie e piselli pronti per la raccolta e andate distrutte e danneggiate dal colpo di coda dell’inverno mettendo a rischio la produzione di cibo. Una sfida maggiore per i tanti agricoltori impegnati in prima linea a garantire le forniture alle dispense delle famiglie italiane costrette a casa dall’emergenza Coronavirus.
E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia una situazione di difficoltà a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola per l’arrivo della perturbazione dall'Europa sud orientale con il ritorno anche della neve dopo un inverno che si è classificato in Italia come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 2,03 gradi rispetto alla media di riferimento.
Il maltempo, in particolare la scure del gelo e della neve si è abbattuta su piante di pesche, albicocche, susine, pere, mele e kiwi in piena fioritura o con già le gemme o i frutticini pronti a crescere. Questi sbalzi termici compromettono le coltivazioni nei campi con costi elevatissimi per la perdite delle produzioni. In campagna gli agricoltori stanno cercando di lottare contro le gelate improvvise con pratiche antiche quali l’accensione di fuochi controllati tra i filari, per cercare di aumentare la temperatura tra le viti o attraverso l’apertura dei teli antigrandine per creare una sorta di ‘effetto serra’ e alzare di qualche grado moderatamente le temperature.
Per garantire la circolazione nelle strade, nonché la loro sanificazione, sono stati addirittura mobilitati i trattori nel centro Italia, mentre a nord sono entrati in azione gli impianti anti brina per difendere i frutteti e nel meridione sono state anche riscoperte pratiche antiche come l’accensione di fuochi controllati tra i filari per cercare di aumentare la temperatura tra le viti o come l’apertura dei teli antigrandine per creare una sorta di “effetto serra” e alzare di qualche grado le temperature.
I danni causati maltempo di questi giorni rappresentano un colpo pesante in un momento in cui gli italiani vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus con la spesa di frutta e verdura delle famiglie che balza del 16% nei supermercati nazionali secondo i dati IRI relativi all'ultima settimana rilevata.
Per non cadere nell'inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy è importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di Campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più.
E per venire incontro a queste nuove esigenze la Coldiretti ha lanciato la campagna #MangiaItaliano. Comprare frutta e verdura a chilometri zero dal contadino non solo garantisce maggiore freschezza ma aiuta il lavoro e l’economia del territorio in un momento particolarmente difficile.