30 Aprile 2020

Lavoro nei campi: bene svolta voucher per salvare raccolti

Lavoro, mezzo milione di giornate sono andate perse in agricoltura a marzo con la chiusura delle frontiere ai lavoratori stranieri per far fronte all'emergenza pandemia. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati di marzo 2020.

“Per non far marcire i raccolti nelle campagne e garantire le forniture alimentari alla popolazione è necessario che vengano varati al più’ presto strumenti più flessibili come i voucher per pensionati, studenti e cassaintegrati” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente le dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova a favore dell’uso dei voucher semplificati nell’intervista al Corriere del Mezzogiorno.

Una radicale semplificazione del voucher “agricolo” può consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento del lavoro nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne.

In piena pandemia si è verificato un calo del 10% delle giornate di lavoro nel mese di marzo nonostante il fatto che il secondo inverno più caldo dal 1800 abbia anticipato la maturazione delle primizie con l’avvio delle raccolte, dagli asparagi alle fragole.

Un segnale drammatico con il calendario delle raccolte che si intensifica con l’avanzare della primavera. Una ricchezza del Paese che non può andare perduta in un momento in cui le scorte alimentari rappresentano una risorsa strategica del Paese per le difficoltà nel commercio internazionale e le misure protezionistiche adottate da molti Paesi. Con il blocco delle frontiere è venuta a mancare una forza lavoro di circa duecentomila stranieri che arrivavano temporaneamente in Italia per la stagione di raccolta per poi tornare nel proprio Paese.