6 Dicembre 2014

Imu: la tassa sull’altitudine, discrimina i terreni

Far pagare l’Imu sui terreni, in base all’altitudine in cui si trova il palazzo comunale, introduce una inspiegabile disparità di trattamento tra campi confinanti appartenenti addirittura allo stesso proprietario. E’ quanto si denuncia in riferimento al decreto interministeriale sull’Imu agricola ed in relazione alla scadenza ravvicinata al 16 dicembre, che viola il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente. L’incoerenza del criterio di calcolo,  genera tensioni sul territorio e rischia di attenuare l’importanza della positiva scelta di differenziare l’imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli, iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina, della esenzione Imu.

Il Governo ha immediatamente colto la necessità del rinvio del pagamento dell’Imu agricola e della definizione di un adeguato criterio per la delimitazione dei terreni agricoli interessati. In questo contesto il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo ha voluto sottolineare “l’importanza di confermare la fondamentale scelta di differenziare l’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoltori professionali”, dopo le positive dichiarazioni del sottosegretario all’economia Paolo Baretta sul fatto che “il governo sta provvedendo ad una modifica delle modalità relative all'applicazione del decreto legge 66/2014 relative all'Imu agricola, con l'obiettivo di rinviarne il pagamento stabilito per il 16 dicembre 2014, anche al fine di rivedere i criteri applicativi".