La truffa del falso bio importato dall’estero colpisce circa 45mila agricoltori italiani. La recente operazione della Guardia di Finanza ha sgominato l’importazione di falsi prodotti biologici importati dall’estero, nello specifico dall'est Europa, e recanti false attestazioni.
Si tratta di un’operazione che aiuta a fare chiarezza in un settore in crescita, con un giro di affari, tra esportazioni e consumi interni, che ammonta in Italia a circa 3 miliardi di euro.
È proprio il Bel Paese a vantare il primato europeo nel numero di imprese che coltivano biologico. È quanto rilevato da un’analisi Coldiretti elaborata ad hoc per il countdown dei 100 giorni all’apertura di Expo 2015, che ha tracciato il bilancio dei primati conquistati dal Made in Italy agroalimentare. Riguardo l’agricoltura bio nazionale, con 43.852 imprese biologiche siamo i campioni europei del settore, rappresentandone ben il 17%, seguiti da Spagna (12% dell’UE con 30.462 imprese) e Polonia (10% dell’UE con 25.944 aziende).
Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici, è dunque importante controbattere con un regime di controllo più restrittivo. È necessario rendere facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. In attesa che questo avvenga, il consiglio è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita.