23 Aprile 2020

Export crolla per il 70% delle aziende dopo diffamazione su pizza

Export, un crollo per il Made in Italy iniziato come effetto della pizza corona con la parodia sul prodotto simbolo dell’Italia contaminato da Covid-19 andata in onda ai primi di marzo su Canal+ in Francia per poi rimbalzare in tutto il mondo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il crollo del 12,7% delle esportazioni italiane nei Paesi terzi su base annuale secondo i dati Istat sul commercio a marzo.

Un episodio che ha alimentato la disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale, anche di Paesi alleati, con addirittura la assurda richiesta di certificati “virus free” sulle merci. Una pretesa non appena la pandemia si è propagata in tutto il Pianeta con la chiusura delle frontiere e le misure per contenimento che hanno determinato il brusco freno al commercio a livello globale.

Il risultato è che il 70% delle imprese agroalimentari che esportano ha registrato da allora una diminuzione delle vendite all’estero per effetto di una pioggia di disdette provenienti dai clienti di tutto il mondo. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè emerge, inoltre, che ha pagare il conto più pesante sono stati il settore del vino e del florovivaismo, ma difficoltà sono segnalate anche per ortofrutta, formaggi, salumi e conserve.

Un andamento che rappresenta una brusca inversione di tendenza rispetto al record dell' export fatto segnare nel primo bimestre del 2020 con un balzo dell’11,6% rispetto al 2019 in cui complessivamente per l’agroalimentare era stato raggiunto il massimo di sempre a 44,6 miliardi di euro.