8 Aprile 2020

DL Liquidità, serve attivare scudo ISMEA su prestiti agricoli  

DL Liquidità- “E’ necessario attivare lo scudo dell’ISMEA per garantire al 100% i prestiti delle circa 750mila aziende agricole italiane alle prese con gli effetti dell’emergenza coronavirus sull'economia e sull'occupazione”. E’ quanto chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in relazione al DL liquidità nel fare appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per valorizzare con ulteriori risorse aggiuntive il ruolo dell’ISMEA che già dispone degli strumenti adeguati e delle conoscenze tecniche per accompagnare le aziende in questo difficile frangente.

“Bisogna allungare il tempo di rimborso prestiti almeno dai 6 a 10 anni e affidarne la gestione al Fondo di garanzia dell’ISMEA per l’agricoltura e la pesca e al Fondo per le Piccole e Medie Imprese per l’agroindustria e l’agroalimentare” afferma Prandini nel precisare che “sono strumenti che funzionano da anni, che sono collaudati, che hanno limiti molto meno stringenti della SACE e che non prevedono costi aggiuntivi per le imprese.

Per le imprese agricole, della pesca e anche dell’agroindustria – precisa Prandini - non c’è bisogno di nuovi strumenti o duplicazione di strumenti che già esistono e funzionano.

Occorre quindi aumentare la dotazione già assegnata alle garanzie fornite da ISMEA dal decreto e agire attraverso il sistema informativo nazionale per velocizzare le istruttorie ed evitare che evasori fiscali e aziende non in regola possano sottrarre risorse vitali per il settore.

Inoltre, nel DL liquidità dovrebbe essere previsto che le aziende che accedono alle garanzie devono assicurare continuità dell’attività agricola e il sistema deve prevedere penalizzazioni significative per quelle che adotteranno comportamenti opportunistici.  “In questo momento storico è necessario intervenire con la massima efficienza e velocità e con il minimo possibile di burocrazia – conclude Prandini – per rafforzare lo scudo a protezione delle aziende agricole che possono così continuare a combattere in prima linea per assicurare i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane”.