La fiducia dei consumatori scende perché ad ottobre quasi la metà (42%) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 3 milioni di famiglie (14%) non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata a commento del dato Istat sulla discesa a ottobre dell'indice di fiducia dei consumatori a 101,4 da 101,9 di settembre.
Appena il 39% degli italiani vive senza affanni, mentre più della metà (56%) ha ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento riciclando dall’armadio per l’autunno gli abiti smessi nel cambio stagione, ma la stessa percentuale ha anche detto addio a viaggi e vacanze, mentre il 47% ha rinunciato ad affrontare addirittura le spese dentistiche.
A seguire nella classifica delle rinunce si collocano la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 47%. Il 41% degli italiani ha rinunciato all’auto o alla moto e il 40% agli arredamenti. Pesa l’addio alle attività culturali del 37% degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello ai generi alimentari (29%) che è quello che fa registrare quest’anno l’aumento maggiore (+16%). Gli italiani, nei primi anni della crisi, hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost.
In queste condizioni l’eventuale aumento dell’Iva avrebbe ulteriori effetti depressivi sui consumi con l’aggravio di spesa per le famiglie italiane che sarebbe di 1,35 miliardi all’anno per la frutta e 650 milioni per il pane, mentre per le uova fresche sarebbe di 100 milioni di euro, ma molti altri prodotti verrebbero colpiti dall’aumento dell’Iva dal 4% e dal 10% ad un’ aliquota unica del 15%, prevista come clausola di salvaguardia della Legge di Stabilità.
Taglio degli Acquisti per prodotto - Ottobre 2014
Fonte: Elaborazioni Coldiretti-Ixe’ ad ottobre 2014