Prendendo spunto dal successo del progetto Made in Italy: Eccellenze in Digitale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Google, promuove il programma Crescere in Digitale, che si pone l’obiettivo di formare i giovani in cerca di occupazione sulle competenze digitali. Al termine di un percorso formativo, saranno selezionati coloro che potranno partecipare ai laboratori di gruppo locali o svolgere un tirocinio presso varie tipologie di imprese, tra cui aziende da avvicinare al digitale.
Già attraverso il progetto Made in Italy: Eccellenze in Digitale si era visto entrare in contatto le eccellenze del Made in Italy con digitalizzatori in grado di avvicinarle al web e al suo grande potenziale economico e di export. Il settore agricolo, in particolare, si sta dimostrando un comparto in costante crescita e molto attento all’innovazione.
L’economia digitale è, infatti, un driver per le imprese, soprattutto per le esportazioni. Per convincersene basta un dato: al crescere del livello di maturità digitale, cresce la percentuale di aziende che esportano, passando dal 55% delle imprese non digitalizzate, al 67% delle imprese attive sul web (dati Doxa Digital, Internet & Export).
“L’agricoltura negli ultimi anni si è presentata come uno dei settori dell’economia italiana che più ha saputo interpretare i paradigmi dell’innovazione, della modernità, oltre che della creatività – dichiara Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa – Lo ha fatto riconquistando il suo ruolo sociale nel rispetto delle tradizioni, dei territori e del principio della distintività. È tutto ciò che la rende eccellenza del Made in Italy di per sé, attraendo le nuove generazioni che, a loro volta, la rendono sempre più intraprendente. Tante sono quindi le imprese che stanno già affrontando la dimensione digitale, portando a conoscenza del consumatore globale non solo la straordinarietà dei loro prodotti ma anche la bellezza dei nostri paesaggi. Lo stanno facendo, anche se ancora in Italia la diffusione della banda larga ad almeno 30MBPs nelle aree rurali è tendente allo 0 rispetto ad una già bassa media di copertura europea, che si attesta al 12%.”