24 Febbraio 2020

Coronavirus: balzo di acquisto dei prodotti alimentari

Coronavirus, dopo aver provocato perdite alle esportazioni ora l’emergenza  si estende al mercato interno a causa dei limiti alle attività produttive ma anche al calo dei consumi fuori casa degli italiani, dai bar ai ristoranti, dagli agriturismi agli alberghi fino alla partecipazione ad eventi e fiere. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che alla preoccupazione sanitaria per il coronavirus si aggiunge quella sul piano economico ed occupazionale per le imprese coinvolte direttamente ed indirettamente con il rischio concreto che nel 2020 l’Italia possa andare in recessione con un Pil in calo come ipotizzato da Nomura.

La crescente preoccupazione ha spinto molti a fare scorte con la sollecitazione delle autorità alla limitazione degli spostamenti per evitare la diffusione del contagio. I rifornimenti di frutta e verdura sono garantiti dagli agricoltori in tutte le aree del Paese con i mercati generali all'ingrosso che hanno aperto e funzionano regolarmente, da Milano a Padova fino a Roma.

Nel week end si è registrato un aumento della spesa per prodotti alimentari freschi e trasformati stimato tra il 5 e il 10%, secondo il monitoraggio della Coldiretti nei mercati di Campagna Amica. Nelle aree già a rischio sono state adottate misure cautelative con la chiusura di negozi, centri commerciali e mercati all'aperto per evitare forme di aggregazione. Tra i prodotti più richiesti frutta, verdura e carne ma anche altri alimenti conservabili.

La priorità adesso è confinare il contagio da Coronavirus, curare i malati e dare indicazioni corrette anche per evitare che dilaghi la psicosi irrazionale a danno dei cittadini e delle imprese in un momento già difficile per il tessuto economico nazionale. Per questo  serve un impegno comune di imprese e forze sociali e di rappresentanza per affrontare l’emergenza con interventi di prevenzione, informazione e sostegno.