1 italiano su 3 quest’anno si rilassa con l'enogastronomia in un autunno che è particolarmente ricco per le specialità di stagione, dal tartufo, ai funghi, dopo un’ estate pazza segnata dal maltempo.
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’indagine dell’Istituto Piepoli che prevede per i prossimi mesi un aumento del 5% rispetto allo scorso anno per la vacanza enogastronomica spinta dalla necessità di rifarsi delle ferie estive, ma anche da una annata straordinaria per le tavole d’autunno.
Per il tartufo si registra una stagione da record storico a livello di consumi, con una produzione ottima per quantità e qualità, con le prime quotazioni che sono abbordabili per tutti come non avveniva da tempo. Alla borsa di Alba in Piemonte il tartufo bianco è stato pagato 200 euro all’etto per le pezzature medie di 20 grammi, mentre ad Acqualagna nelle Marche le rilevazioni vanno registrare prezzi variabili da 50 a 110 euro all’etto a seconda del peso, ma ci sono anche offerte shock attorno ai 10 euro per il tartufo nero nel centro Italia.
La pioggia abbondante ha favorito anche la nascita dei funghi con ottimi riscontri per porcini, finferli e trombette negli oltre 10 milioni di boschi che ricoprono circa un terzo della superficie nazionale.
Insieme ai tradizionali appuntamenti, come la Fiera internazionale e del mercato mondiale del tartufo bianco di Alba o la Fiera Nazionale del Tartufo di Acqualagna, si moltiplicano nella penisola Feste e Sagre dedicate ai principali frutti dell’autunno che vanno dall’uva ai funghi, dalle castagne alle mele fino ai tartufi e all’olio novello.
Un fenomeno che va però accompagnato da una maggiore qualificazione dell’offerta che, accanto a proposte di alta qualità, mostra spesso anche tante improvvisazioni. Tra i consigli da seguire nella scelta ci sono infatti l’opportunità di verificare la congruità del cibo festeggiato con la realtà produttiva del territorio anche con un occhio alla stagionalità, le garanzie offerte dalla partecipazione delle Istituzioni, dai Comuni alle Parrocchie fino alle organizzazioni di rappresentanza, il coinvolgimento nell’iniziativa di operatori economici locali, dai ristoratori agli agricoltori. L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico a livello mondiale con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri nel belpaese per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che è destinata alla tavola ben un terzo (33%) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia.
Un successo reso possibile dai primati conquistati nella qualità e istintività alimentare con ben 4813 specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale e censite dalle Regioni, ma anche con il record europeo di 264 denominazioni riconosciute come Dop/Igp ed il maggior numero di imprese che coltivano a metodo biologico dell’Unione.