Un impatto positivo, ma ancora limitato soprattutto nei Paesi dove sono carenti infrastrutture e servizi. E’ quanto rileva il documento “Valutazione dell’impatto Pac sul ricambio generazionale, lo sviluppo locale e l’occupazione nelle aree rurali” pubblicato dalla Commissione Ue sul ricambio generazionale nei campi che evidenzia come questa sia una delle maggiori sfide che le zone rurali debbano affrontare.
La valutazione è supportata da uno studio della Commissione che esamina l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza, la coerenza e il valore aggiunto Ue delle misure politiche dei due pilastri della Pac tra il 2014 e il 2020. In particolare pagamenti diretti ai giovani, sostegno agli investimenti e aiuti all’avviamento delle imprese. Lo studio sottolinea che le misure per il turn over hanno funzionato, ma per rafforzare il numero dei giovani vanno attivati anche altri interventi, come gli incentivi socio culturali ed economici di più ampia portata ritenuti determinanti per convincere gli under 40 a scegliere di vivere nelle aree rurali.
"Le misure di ricambio generazionale della Pac – si legge nella nota della Commissione- migliorano le prestazioni delle aziende agricole, la loro resilienza e il trasferimento sicuro delle aziende agricole dalle generazioni più anziane a quelle più giovani. Tuttavia, queste misure tendono ad aumentare la sostenibilità socioeconomica delle aziende agricole dopo che i giovani agricoltori hanno avviato la loro attività, piuttosto che contribuire alla successione delle aziende agricole. Inoltre, le misure di ricambio generazionale della Pac non sono ben adattate ai trasferimenti al di fuori delle aziende agricole familiari”.
Si tratta dunque di un sostegno importante che però interviene dopo che l’azienda è stata costituita, ma non è sufficiente a favorire l’accesso alla terra e al credito. Accanto alla Pac il ruolo delle altre politiche (fondi regionali e di coesione) che promuovono la diversificazione economica rurale, migliorano servizi e infrastrutture (compresa la banda larga), è giudicato fondamentale per rendere più favorevole il clima economico nelle zone rurali. La ricetta dunque è di azionare strumenti Pac e non Pac e disposizioni legislative e fiscale più ampie.