Ambiente, il 90% degli italiani è d’accordo sul fatto che ognuno di noi possa fare molto per proteggerlo ma il Paese si divide a metà (51%) sul sostegno della giovane attivista svedese Greta Thunberg e delle sue battaglie per l’ambiente. E’ quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixè su “La svolta green degli italiani” nel 2019 presentata al Forum internazionale dell’agricoltura a Cernobbio.
Se si guarda alle scelte che ognuno è disposto a fare per tutelare l’ambiente esiste una schiacciante maggioranza del 72% che sarebbe disposta a ridurre gli spostamenti in auto, scooter e motocicletta mentre più di 6 su 10 (64%) potrebbero rinunciare all'aria condizionata. Sul fronte della gestione dei territori per il 52% ritiene urgente potenziare la raccolta differenziata che sarebbe la scelta preferita da 8 italiani su 10 (80%) rispetto alla presenza di un termovalorizzatore. Per migliorare la situazione ambientale il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita.
Tra le produzioni energetiche sulle quali dovrebbe puntare il nostro Paese 7 italiani su 10 (71%) si schierano per quella solare, 1/3 (32%) punterebbe sull'idroelettrico e un altro 10% sulle biomasse. Mentre il 61% si dice molto o abbastanza favorevole a sovvenzionare le rinnovabili: dal fotovoltaico al biogas. Gli incentivi del biometano dovrebbero prevedere bonus o meccanismi in grado di premiare l’origine agro-zootecnica della materia prima e tenere in debito conto le differenze, in termini di costi di gestione, rispetto all'impiego dei rifiuti.
“Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti – spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – i mini impianti per il biometano possono arrivare a coprire fino al 12% del consumo di gas in Italia. È necessario passare da un sistema che produce rifiuti e inquinamento – conclude Prandini - verso un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia italiana ed europea, orientandola verso una direzione più sostenibile in grado di combinare sviluppo economico, inclusione sociale e ambiente”.
Dall'indagine emergono altri importanti spunti sulla svolta green degli italiani, in particolare:
Ridurre gli imballaggi e gli sprechi alimentari
Il 44% degli italiani si impegna nella lotta al cambiamento climatico riducendo gli acquisti di prodotti con imballaggi eccessivi contro i quali la finanziaria prevede un bonus per i negozianti che attrezzano spazi dedicati alla vendita di prodotti sfusi o alla spina, alimentari e per l'igiene personale.
Gli sprechi, a partire da quella a tavola, risultano ridotti o azzerati da più di 1 italiano su 2 (54%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Comportamenti virtuosi che vedono coinvolte soprattutto le persone dai 35 anni in su, mentre sotto questa soglia di età la propensione anti spreco scende, ma sempre su livelli elevati, al 41%. Le principali soluzioni adottate per non buttare il cibo vanno da una spesa più oculata comprando solo per quello che serve davvero (74%) al riutilizzo degli avanzi per i pasti successivi (38%) grazie a una serie di ricette anti spreco che nascono dalla tradizione alimentare italiana. La rielaborazione gastronomica dei cibo avanzato è una soluzione che piace di più alla fascia d’età fra i 18 e i 34 anni con una incidenza del 45% e i giovani vincono sugli adulti over 35 anche sull'attenzione alla data di scadenza dei prodotti (34%) e sulla riduzione delle quantità acquistate (30%), comportamenti che finiscono per coinvolgere quasi 1 italiano su 2.
Sharing economy
Sharing economy, con la condivisione di spazi di lavoro, trasporti e perfino il divano di casa, piace a più di 4 italiani su 10 (43%) che hanno sperimentato una di queste azioni nell'ultimo anno. Il 19% ha sperimentato il coworking mettendo in comune spazi di lavoro con altre persone che svolgono mestieri diversi, mentre per dormire c’è un gruppetto di avventurosi (5%) che ha ospitato sconosciuti sul divano di casa oppure ha dormito gratis su quelli altrui. Se i trasporti sono fra i principali “imputati” per i livelli di inquinamento, il 19% degli italiani nell'ultimo anno ha deciso di utilizzare i veicoli a noleggio con il car sharing per i piccoli spostamenti in città o anche di condividere l’auto con altre persone per lunghi tragitti per dividere i costi di viaggio.
La difesa dell’ambiente non riguarda però solo la condivisione dei viaggi delle persone, ma anche quella delle merci e degli alimenti considerato che ogni pasto percorre in media 1900 chilometri prima di giungere sulle tavole dei consumatori. “In un Paese come l’Italia dove l`85% dei trasporti commerciali avviene per strada è necessario recuperare il deficit logistico investendo sulle energie alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “si tratta di una mancanza che rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di efficienza, opportunità ed export”.
LE SCELTE SALVA AMBIENTE DEGLI ITALIANI
Mangiare solo prodotti km zero e di stagione | 85% |
Ridurre utilizzo auto, scooter e moto | 72% |
Spegnere l’aria condizionata | 64% |
Spendere di più per prodotti bio | 59% |
Evitare vacanze con viaggi in aereo | 54% |
Rinunciare a pannolini per bambini e assorbenti | 40% |
Fonte: Coldiretti/Ixè