La nostra azienda si divide tra Negrisia di Ponte di Piave (TV), dove vi è la cantina e una parte dei vigneti e Torre di  mosto (VE) dove vi è il restante della superficie vitata. Nella prima ci troviamo in un territorio a ridosso del fiume Piave mentre nel secondo caso siamo vicini alla zona del mare in cui l’influenza di quest’ultimo è parecchio spiccata.

Sono circa 6 e mezzo gli ettari vitati, in cui si alternano diverse varietà autoctone e internazionali.

La maggior parte della superficie si presenta con la forma di allevamento “Bellussera”, un particolare sistema una  volta tipico di queste zone, ad oggi invece diventato invece molto raro. Si caratterizza da un cordone permanente  obliquo rispetto al tronco in modo da creare dei raggi ascendenti verso l’esterno con i tralci di un anno piegati ad  archetto. Il sesto d’impianto è ampio, 8 × 4 m circa, e la forma di allevamento alta, dato che la punta del cordone  arriva intorno ai 4 m. Le operazioni di potatura e vendemmia avvengono esclusivamente a mano rendendo la coltivazione impegnativa data l’altezza della pianta però allo stesso tempo è favorita la circolazione dell’aria e  creando con le foglie una sorta di tendone naturale i grappoli riescono ad arrivare a maturazione più lentamente e  senza esser scottati dalla luce del sole e riparati dalle precipitazioni atmosferiche.

L’azienda agricola nasce nel 1874 quando i nostri avi decisero di puntare sulla viticoltura, da lì sino agli anni ‘50 si  produceva solamente uva da vino che poi veniva venduta. Proprio negli anni ‘50, quando mio nonno, Emilio Bozzon,  prese le redini dell’azienda, decise che quel prodotto voleva esser proprio lui a trasformarlo in vino. Ed ecco che  proprio da qui si iniziò ad essere un’azienda vitivinicola.

Per una sessantina d’anni fu mio nonno che con l’aiuto di tutta la famiglia, moglie e figli, portò avanti la gestione e la  produzione vitivinicola.

Dal 2009 ad oggi l’azienda è diventata totalmente al femminile. Infatti a condurre la questa realtà siamo mia zia, Piera Bozzon, che si occupa della parte direzionale, ed io, Anika Collodel, che seguo la parte più pratica, dal vigneto alla  vinificazione, ma anche il packaging delle bottiglie stesse. Queste ultime, realizzate da me ad acquerello, vogliono  essere un modo di comunicare la nostra realtà e il nostro prodotto al mondo esterno. A Giugno 2023 questo  progetto, che qui ho estremamente sintetizzato, mi ha permesso di vincere il Primo Premio Regionale per la categoria  “Campagna Amica” agli Oscar Green per la Regione Veneto.