Giovani Imprenditori

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27 Luglio 2020

Silvia Bertazzo, innovazione e sostenibilità per prodotti unici

Silvia Bertazzo è una giovane agricoltrice veneta che insieme a Matteo ha fondato l’azienda agricola “La Bocalina” nasce dalla comune passione per la natura, la campagna e le api.

All'inizio era un semplice hobby, qualche arnia per uso personale e un piccolo orto. Successivamente Silvia ha deciso di dedicarsi a tempo pieno con l’obiettivo di creare una piccola realtà legata alla Località Ca’ Garzoni (comunità rurale dove sorge l’azienda) e strutturata come una “fattoria di una volta”, producendo diverse cose, ma in piccole quantità.

Il metodo biologico utilizzato è molto rigoroso, infatti il più è realizzato senza alcun trattamento anche se va a discapito della resa finale.

Mantenere diverse arnie in azienda non è solo un modo di aumentare la produzione grazie al loro lavoro di impollinazione oppure di creare il gustoso miele del Delta del Po, ma anche un aiuto concreto per preservarle e tutelarle dalle minacce che ogni giorno vanno ad incrementarsi tra globalizzazione, cambiamenti climatici e azioni impattanti dell'uomo. Tutto questo ha portato allo sviluppo di un app “lowbudget” che permette il monitoraggio delle arnie a distanza rendendolo più sostenibile sia per l’apicoltore che per l’ambiente.

Questa idea semplice, ma allo stesso utile ed innovativa ha portato alla vittoria dell’Oscar Green 2019 Veneto nella categoria Impresa 4.0.

Nella loro azienda Silvia e Matteo coltivano grani antichi e diverse tipologie di cereali come segale, farro dicocco e orzo per realizzare farine macinate a pietra di qualità grazie anche al mulino presente in azienda che rievoca la macinatura ad acqua.

Un vero e proprio tributo alla biodiversità contadini che viene trasformato dalle mani di sapienti artigiani locali; in azienda e al mercato di Campagna Amica si possono così acquistare e gustare il tipico panbiscotto polesano, pane fresco e altri bontà come le brioche.

La Bocalina” oltre che per i suoi prodotti si distingue per le molteplici attività di cui è protagonista:  non solo si preserva la biodiversità di interesse agrario e alimentare, ma anche la cultura popolare che andrebbe altresì dimenticata perché trasmessa oralmente, il tutto collocato in un contesto dove chiunque può essere accolto compreso chi è accompagnato da disabilità.

“La diversità va accolta, difesa e accettata in tutte le sue forme dal campo, all'uomo e all'ambiente di cui tutti facciamo parte” questo in sintesi il pensiero che Silvia ogni giorno porta nella sua attività.

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