30 anni e neo eletto alla presidenza di Agrozootecnica Toscana, il giovane Paolo Giorgi ha saputo mettere in pratica l’ideale del settore agricolo: quello di unire sapientemente la tradizione, in questo caso di famiglia, con l’innovazione.
Di professione allevatore, la sua passione è dedicata ad un allevamento di bovini di razza Limousine che vengono alimentati, ci tiene a sottolinearlo, con prodotti che derivano sempre dalla sua stessa azienda.
Quella di Paolo e del fratello è un'azienda costruita sulla tradizione di famiglia, una realtà che, oggi come oggi, è diventata tra le più importanti della Toscana.

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“Ho preso in mano l’azienda da mio padre e, insieme a mio fratello, ho deciso che era arrivato il momento di rinnovarla completamente” e così Paolo è passato, in brevissimo tempo, da pochi capi di bestiame ad averne più di 500.

Un inizio abbastanza difficoltoso, ricorda Paolo, con grandi investimenti che hanno comportato grandi sacrifici e che non sapevamo se avrebbero portato i risultati sperati.
Il desiderio di dare continuità all'attività di famiglia è stato più forte di ogni altra difficoltà: “nel corso degli anni siamo cresciuti e, insieme alla nostra azienda, anche il nostro sogno; l’agricoltura, infatti, è stato l’unico settore che non ha risentito di quella crisi economica così profonda che ha annientato il nostro Paese”.

Paolo oggi è allevatore di un’importante azienda di bovini da carne e il suo obiettivo è quello di valorizzare al meglio i propri metodi di allevamento, comunicando anche la distintività del Made in Italy:
“La qualità non è un elemento accessorio, al contrario, è l’elemento di trattativa che fa la differenza. Per ridurre e razionalizzare i costi, la macellazione dei vitelloni o delle cinte avviene in mattatoi convenzionati che aderiscono al progetto. Attraverso la società possiamo migliorare il reddito degli agricoltori e garantire ai consumatori un prodotto di origine sicura, italiana e tracciata”.