Giovani Imprenditori

I nostri giovani si raccontano

22 Gennaio 2015

Gabriele, ingegnere con l’anima da imprenditore agricolo

Via Case Sparse Pereta 3, 52011 Bibbiena, Arezzo

www.poggiopereta.it

gabriele@poggiopereta.it

3287725861

Gabriele Conticini ha appena trent’anni, è un giovane laureato in ingegneria elettronica che ha seguito un percorso di crescita molto particolare. Dopo un’esperienza lavorativa nel campo delle energie rinnovabili, con un impiego stabile in una ditta leader nel settore, ha deciso che era arrivato il momento giusto per investire nella sua più grande aspirazione – quella di diventare imprenditore agricolo. È così che, tre anni fa, Gabriele ha scommesso sul suo desiderio di diventare agricoltore e di rincorrere il sogno di una vita a contatto con la natura.

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Tra lo stupore e la viva ammirazione della propria famiglia, di tutt’altra tradizione lavorativa, con i suoi risparmi ha acquistato all’asta un Podere (Poggio Pereta) nei pressi di Bibbiena, una grande occasione a livello economico… ma non altrettanto dal punto di vista agronomico! Il desiderio di Gabriele era infatti quello di diventare allevatore di bovini di razza Chianina, ma a causa delle forti pendenze e dallo stato di abbandono dei campi non è stato possibile.
La grande passione per la vita all’aria aperta di Gabriele non è stata però scalfita da questo inconveniente, e presto è arrivata la soluzione.
Il nostro giovane, con tanta fatica e duro lavoro, ha trovato il modo di reinventarsi in maniera innovativa, diventando prima apicoltore, poi coltivatore di zafferano e, successivamente, allevando suini allo stato brado. Ma non solo, a questa lista Gabriele ha aggiunto un’altra qualifica - quella di elicicoltore, ovvero allevatore di lumache da terra.

Qual è il segreto del successo dell’azienda Poggio Pereta di Partina di Bibbiena?
Gli ingredienti principali sono l’innovazione e la passione per la vita agreste. Nell’azienda Poggio Pereta di Partina di Bibbiena, che con i suoi 34 ettari di estensione si colloca a ridosso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, si possono osservare la flora e la fauna tipiche di questa vallata, uno spettacolo unico che mette in pace lo spirito e il corpo, anche dopo una faticosissima giornata di lavoro. Fin da piccolo ho sentito un grande attaccamento per la mia terra, per la vita in campagna e la riscoperta dei prodotti tipici locali, dei veri e propri beni culturali del territorio da trasformare in una grande risorsa.

È stato difficile avviare la prima attività, quella dell’apicoltura?
All’inizio l’apicoltura ha assorbito moltissimo del mio tempo, perché ho dovuto studiare e approfondire la mia conoscenza sulle migliori tecniche apistiche da adottare. Il grande impegno è stato però premiato con altrettanto grandi soddisfazioni! Ho deciso di mettere anima e corpo nel settore dei miele aromatizzati, come ad esempio quello allo zafferano (lo stesso che coltivo nei miei terreni), con un risultato di eccellenza testimoniato dalle cospicue vendite del prodotto. Il castagno, millefiori ed acacia, che sono le altre varietà di miele che vengono prodotte e preparate in azienda, vanno a ruba nei negozi e nei Mercati di Campagna Amica, dove il miele di Poggio Pereta viene presentato.

La produzione di zafferano ha avuto lo stesso successo dei vostri mieli?
La coltivazione dello zafferano, in un appezzamento di alcune migliaia di metri quadrati, è diventata subito un fiore all’occhiello delle produzioni della zona. Piace moltissimo agli abitanti locali, che sono nostri fedeli clienti, ma anche ai turisti. Sono gli stessi consumatori a dire che la differenza dello zafferano di Poggio Pereta sta nella sua qualità e nella genuinità. Il gradimento dei clienti è la migliore delle soddisfazioni per un giovane produttore, soprattutto in questo caso, visto il duro impegno messo nel coltivare lo zafferano e prepararlo a dovere.

Dopo queste due esperienze positive, come è stato affrontare la nuova avventura dell’allevamento di suini?
Non avendo potuto mettere in atto il progetto originale, la decisione di allevare suini allo stato brado è sopraggiunta in un secondo momento, valutando bene il terreno della mia azienda. La scelta è caduta sui suini perché molto più rustici e gestibili, anche in pascoli magri come quelli di Poggio Pereta. L’attività si sta rivelando una scelta vincente e un’ottima integrazione economica per l’azienda. Per ora l’animale viene venduto piccolo da ingrassare o vivo da macello. Se poi il tempo, la bravura e i soldini lo permetteranno, farò di tutto per dotarmi di un punto vendita, dove occuparmi anche della trasformazione e della lavorazione delle carni.

Come sei approdato invece all’elicicoltura?
Il mio sogno è sempre stato di promuovere prodotti sani e genuini, la cui produzione non vada a intaccare quell’equilibrio fondamentale che deve esserci con il rispetto della natura circostante. È proprio seguendo questi principi che è nata la mia azienda e… l’attività di elicicoltura! Con ottimi risultati e molta soddisfazione, sono riuscito a recuperare dei terreni marginali, che altrimenti sarebbero rimasti improduttivi e quindi soggetti a dissesto idrogeologico, per allevare le lumache. I terreni dell’azienda Poggio Pereta si sono così colorati grazie a queste nuove piccole inquiline, che hanno inoltre rappresentato un’ulteriore fonte di reddito sicuro. Con la mia esperienza spero di lasciare un messaggio ambientale importante, visto che ripopolare e ristrutturare zone e terreni incolti è sicuramente una sfida e un obiettivo per il benessere e per il futuro di tutti!

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