Giovani Imprenditori

I nostri giovani si raccontano

27 Agosto 2016

Tra uva e ortaggi, la Storia di tre giovani fratelli agrigentini

Contrada Manfria, Gela

societalogiudice@virgilio.it

345/3570552

Lavoro con i miei fratelli Maria, Diegoroberto e Francesco che va ancora a scuola, ma appena può viene con noi. Ogni giorno, da Canicattì, in provincia di Agrigento, ci spostiamo a Gela dove abbiamo la nostra azienda. Lavorare in agricoltura è stata una scelta dopo quella di abbandonare l’università, che ho frequentato per appena un anno. Ero iscritto ad Agraria, ma pensavo sempre ai terreni della mia famiglia che rimanevano incolti in quanto i miei genitori hanno un’altra attività. Studiavo sì, ma spessissimo pensavo alla mia terra, al suo valore e davvero mi faceva male riflettere sul fatto tutto sarebbe stato abbandonato. Così decisi di cambiare il mio destino e scegliere di rimboccarmi le maniche. All’inizio, nel 2010, non è stato facile, ma piano piano ce l’abbiamo fatta. Dalla nostra parte abbiamo un grande volontà e una forte determinazione perché ciò che costruiamo ogni giorno lo facciamo con grande forza, perché ci vuole forza a lavare in una zona purtroppo non molto servita. Abbiamo avviato una produzione innovativa di ortaggi e uva. “Non sfruttare” le risorse è il nostro mantra a cui si associa la ricerca di sistemi produttivi nuovi, come l’uva in vaso che cresce grazie a substrati di perlite e fibra di cocco macinata.

Questo mix permette la coltivazione delle piante in vasetti e/o sacchetti evitando stress nutritivi alle piante e riducendo le patologie delle stesse. E’ un innovazione che abbiamo avviato in collaborazione con l’Università di Palermo in cui crediamo molto. La coltivazione fuori suolo dell'uva da tavola, una delle colture che connota questo territorio, ha tempi più celeri rispetto a quella convenzionale prima di tutto perché per produrre fin dalla prima volta anziché i canonici tre anni ne serve solo uno.

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Produciamo le varietà Victoria, Black Magic e uva apirene (senza semi) molto apprezzata anche in Nord Europa. La nostra uva Italia invece, cresce sotto i teloni per favorirne la maturazione e già ad agosto abbiamo un buon raccolto, dolce e di qualità eccezionale. Chiudiamo la filiera riuscendo a commercializzare con la vendita diretta che è stata la chiave di volta di tutta l’attività aziendale anche perché i costi di trasporto sono molto elevati così grazie ad un buona azione di marketing preferiamo che siano i siciliani a gustare ciò che produciamo perché siamo noi, con il nostro viso, a siglare il patto tra chi acquista e chi produce.

Siamo in un regime integrato biologico/convenzionale ed acquistiamo insetti anche in Olanda e Inghilterra perché ci piace produrre tutto in maniera naturale. Da qualche tempo abbiamo anche avviato la trasformazione, grazie alla spinta dei nostri clienti. Così abbiamo apposto il nostro marchio su salse, e ortaggi sott’olio. Ci rendiamo conto di costituire un esempio fortunato in una zona dove la disoccupazione giovanile raggiunge punte elevatissime e le infrastrutture a volte sono una chimera. Noi ci crediamo e continuiamo a crederci nel futuro in campagna. Abbiamo costruito tanto e se siamo ancora qui, e questo vuol dire che abbiamo fatto bene. Certo, forse siamo stati fortunati ad avere come punto di partenza la famiglia, ma il merito è anche nostro e ce lo prendiamo.

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