Giovani Imprenditori

I nostri giovani si raccontano

2 Novembre 2016

Giovani agricoltori, dalla Sicilia la Storia e la determinazione di Letizia

Via Villagrazia, 209, 90125 Palermo

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338/8179833

Giovani agricoltori che reinventano le tradizioni di famiglia, questo è quello che è successo a Letizia. Prima l'intuizione fu dell’umile nonno, Stefano Marcenò, che volle scommettere sul nespolo tanto da riuscire a inventarsi e selezionare una nuova varietà che dà frutti anche di 200gr e con una dolcezza straordinaria. Poi la caparbietà del padre, che ha continuato a credere nella produzione. Da parte di entrambi Letizia Marcenò, 28 anni, ha ereditato la determinazione e la voglia per riuscire a fare un lavoro che ama, ma che richiede sacrifici come alzarsi quasi ogni giorno alle 5 del mattino e andare nei propri campi, particolarmente tra i suoi banani. 

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Banani, sì. Quelli che crescono non in Africa o in un’altra parte del mondo, bensì nella periferia di Palermo, Falsomiele, dove la cooperativa Valle dell'Oreto nasce e si fonda ormai da generazione in generazione.
Sette ettari tra coltivazioni miste, ma ciò che più impressiona è la piccola giungla privata di Letizia, dove si possono ammirare giganteschi Pappagalli e dove si trova un'area con 1200 piante di Musacee che producono circa 100 quintali l'anno di banane, quantitativo che ha portato la cooperativa Marcenò a guadagnare il primo posto tra le aziende produttrici di questo frutto, che è sempre esistito in Sicilia grazie al clima che rende le piante della Valle dell'Oreto uniche.

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"Dopo aver frequentato un paio di anni l'Università mi sono resa conto che non era ciò che amavo e sarebbe stato un peccato non sfruttare un'opportunità così grande. Tutto è nato per caso dopo aver portato un casco di banane al mercato Campagna Amica di Palermo a Villa Sperlinga, ho visto che la gente faceva davvero a gara per comprarle. Le mie banane sono più piccole rispetto quelle che siamo abituati a vedere, ma molto saporite. Da circa 7 anni siamo in prima linea in Campagna Amica grazie alla quale riusciamo a vendere i nostri prodotti direttamente ai consumatori che apprezzano la nostra merce, particolarmente le banane tanto che spesso siamo "costretti" a venderle non ancora mature, per la grande domanda che abbiamo da parte dei nostri clienti. Così insieme alla mia famiglia, abbiamo pensato di diversificare la produzione aziendale puntando proprio su questo frutto. Una scelta che si è rilevata vincente, perché il consumatore è sempre più alla ricerca di generi alimentari a Km zero.

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E' un prodotto ottimo, particolare e totalmente differente dalle classiche banane che si trovano in commercio, le quali vengono trattate con una notevole quantità di prodotti nocivi, visto che provengono dall'altra parte del mondo. Le nostre banane hanno una dimensione robusta con la buccia color giallo paglia e un sapore totalmente differente: sono molto più dolci e sicuramente molto più genuine. Un concentrato di bontà agricole che, insieme alla mia famiglia curo in tutti i passaggi: raccolta, vendita nei mercati di Campagna Amica e nel punto aziendale, aperto nel settembre del 2013 si chiama “Funghi e Natura”, chiudendo una filiera che è sempre più apprezzata dai consumatori. 

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Purtroppo in Italia la burocrazia è molto lenta ed è difficile intraprendere questa strada, quindi occorre avere molta caparbietà e spirito imprenditoriale, soprattutto oggi che nessuno ti regala niente. A me personalmente la vita ha fatto un grande regalo: ho un padre eccezionale che mi ha sempre spianato la strada aiutandomi in ogni circostanza e dandomi sempre dei consigli validi, ma purtroppo, oggi come oggi, tutto ciò non basta per portare avanti un'azienda; a causa della crisi economica abbiamo dovuto diminuire i quantitativi delle nespole e diversificare la produzione con altri prodotti. Abbiamo iniziato a coltivare i funghi di ferla e il pregiatissimo fungo basilisco, inoltre, nella nostra azienda produciamo agrumi, susine, albicocche, noci, olive, pere, mele, mandorle ed una vasta gamma di ortaggi per una dimensione complessiva di 7 ettari. 

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