La mia carriera lavorativa era segnata. Figlio di banchiere, laureando in Scienze politiche, avevo ormai la scrivania già pronta. Ma più si avvicinava la Laurea, più mi mancava l'aria all’idea. Sono Fabizio Viglietti, 37 anni, giovane agricoltore e imprenditore di Olbia. Finiti gli studi, non ho avuto dubbi ed ho scelto senza tentennamenti l’aria aperta della campagna. Mi sono insediato nei terreni che un tempo furono di mio nonno. Lui era un commerciante di bestiame, ma ormai quei 20 ettari erano abbandonati da tempo perché in famiglia, nessuno si occupava più di agricoltura. Trovandosi in comune di Olbia, ma vicinissimi alla Costa Smeralda, avevo intenzione di dar vita ad un agriturismo. Solo dopo cinque anni di attesa e burocrazia, finalmente sono riuscito ad aprirlo, associandolo ad un orto e a una piccola porcilaia. E soprattutto quest’ultima attività, che ho chiamato Gallura Pig, nata quasi per caso, è divenuta la mia grande passione, nonostante le grandi problematiche legate al settore dovute alla peste suina.
Partito con cinque scrofe, sono passato a 10, fino ad arrivare alle attuali 50, con una produzione annua di circa 900 maialetti. Sono uno dei più grandi allevatori di suini in semi brado della Gallura; solo io e altre due aziende nel mio territorio, possiamo commercializzare suini vivi. Ho il monopolio nella vendita del vivo. Il mio reddito arriva proprio dalla porcilaia, nonostante abbia un agriturismo nel pieno centro turistico sardo, la Costa Smeralda. Un punto di forza del mio allevamento, è la stretta collaborazione con un collega suinicoltore di Berchidda, Luciano Nieddu. Siamo due ditte individuali, ma collaboriamo a stretto contatto, sia nella vendita che nell'acquisto di tutto ciò che serve per i nostri allevamenti. Questo ci consente di spuntare prezzi migliori sia nella vendita – perché riusciamo a garantire maialetti tutto l'anno – sia nell'acquisto delle materie prime e, di tutto ciò che occorre all’azienda. La vendita è soprattutto diretta verso ristoranti e agriturismo, ed in minima parte ai macelli. La ricerca di mercato è fondamentale per la sopravvivenza dell'attività, come lo studio delle lingue, il sapersi destreggiare nella burocrazia e l'uso dei social network.Anche la scelta di iscriversi a Facebook come Gallura pig si è rivelata fortunata. Mi ha consentito di allargare il mercato, facendo diverse conoscenze di agriturismo e macellatori che, altrimenti, non sarei riuscito a intercettare. Aldilà di ciò che si pensa, dai maiali si può campare. Se uno ha voglia di sporcarsi le mani, pur avendo un titolo di studio, l'agricoltura è un settore che, oltre a darti tante soddisfazioni, ti da anche un reddito. E' l'unico settore in ripresa. E il futuro, soprattutto in campo suinicolo, appare roseo visto che dopo quattro anni di embargo, grazie in particolare al lavoro della Coldiretti, da circa un anno si sono riaperte le porte per la commercializzare della carne di maiale termizzata, anche fuori dai confini isolani. All'orizzonte il sogno dell'export. Nel presente, la convinzione di aver fatto la scelta giusta. Ero il classico ragazzo di città, ora lavoro tra i maiali, ma sono felice e soddisfatto.