A Conversano, in Provincia di Bari, vive la famiglia Nardelli che, come afferma il giovane Francesco, coltiva la terra ed è dunque appassionata di agricoltura da più generazioni. “La nostra è una famiglia che vive di agricoltura da ben cinque generazioni, la nostra terra e i nostri prodotti sono frutto di tradizione ed esperienza tramandata dai nonni che, come libri da consultare, hanno trasferito tutto il loro sapere sulle nuove generazioni". Bernardino e Francesco, nonostante il percorso di studi (il sogno di Francesco era quello di diventare tecnico industriale) hanno deciso di proseguire nella tradizione di famiglia, affiancando la madre Anna e il padre Giuseppe nella gestione dell'azienda.

All'interno della loro azienda si trasforma frutta e verdura in deliziose conserve, passate e confetture, in particolare la marmellata di ciliegie tra i prodotti maggiormente richiesti e apprezzati. Nonostante le difficoltà rispetto soprattutto alla concorrenza estera, Francesco e Bernardino hanno saputo trasformare la loro piccola realtà in una azienda vera e propria, puntando soprattutto alla qualità dei prodotti. Con una particolare attenzione all'ecosostenibilità, la famiglia Nardelli segue da sempre procedure di agricoltura biologica, con l'obiettivo riuscire ad offrire, attraverso i propri prodotti, la semplicità e il gusto di ricette genuine, ereditate dalla tradizione secolare e dalla passione per il lavoro dei campi. Con il cambio generazionale e quindi con l'introduzione di due giovani agricoltori come Bernardino e Francesco, alla coltivazione e alla raccolta è stata aggiunta anche la produzione alimentare in particolare di confetture e preparati sott'olio.

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"Con il nostro lavoro - affermano Francesco e Bernardino - esprimiamo l’attaccamento alla Puglia, alle sue risorse e ai suoi valori. Nei nostri prodotti c’è l’esperienza dei nostri padri in agricoltura: dalla lavorazione dei campi fino ai segreti tramandati di madre in figlia legati alla nostra cucina tipica. Continuare a stimolare con il nostro operato l’economia locale, dimostrando che consapevoli delle proprie forze e investendo in innovazione, anche le piccole aziende del Sud possono diventare grandi e ritagliarsi uno spazio nel mercato globale. Noi vogliamo farlo senza scendere a compromessi, restando fedeli alla nostra identità di artigiani del gusto. Far conoscere il valore della nostra terra, la sua creatività e il suo fervore culinario attraverso ciò che facciamo non solo in Italia, ma anche all’estero è la sfida per i prossimi anni".