Oleggio
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Un lavoro fatto di sacrifici, rinunce, ma anche di grandi soddisfazioni, ed è per questo che chi oggi sceglie di condurre un allevamento di vacche da latte deve poter essere certo di guardare avanti, di avere un futuro, di poter contare su una giusta remunerazione che premi il suo lavoro. Dopo la Laurea in Scienze Politiche alla Cattolica, ho deciso di dedicarmi, oltre alla gestione amministrativa dell’azienda, alla gestione della vitellaia: è un compito di responsabilità, poiché si tratta di sovrintendere quella delicata fase, che va dalla nascita allo svezzamento dei vitelli, destinati a diventare bovine da la latte e riproduzione.
La mia giornata inizia presto, alle prime ore del mattino: aiuto mio padre e mio fratello nella mungitura poiché parliamo di circa 400 vacche. Mi occupo dei vitellini, solitamente sono 20 al mattino e 20 alla sera, facendo attenzione a somministrare loro il latte delle proprie mamme. Non tutte le vacche sono in stalla: un centinaio si trovano libere al pascolo, bisogna badare anche a loro. Il periodo estivo è quello di maggior impegno, e anche io guido trattore per lavorare in campagna: nei nostri campi coltiviamo mais, frumento e fieno che destiniamo all’alimentazione dei nostri animali, cercando di non acquistare nulla dall’esterno, se non in minima quantità.
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E’ vero, il mio percorso di studi poteva portarmi altrove, soprattutto all’estero: è il sogno di molti, ma io ho sentito il richiamo della mia terra, della mia tradizione. La nostra azienda appartiene alla famiglia da almeno quattro generazioni e, insieme a mio fratello, abbiamo voluto assicurarne la continuità. Obiettivi per il futuro? Non quello di ingrandirci ulteriormente, bensì di continuare a puntare alla produzione di un latte di qualità e, se ci riusciremo, intraprendere anche la via della vendita diretta al pubblico.
Alla decisione di impegnarmi all’interno dell’attività si è affiancato l’impegno come Delegata Provinciale di Coldiretti Giovani Impresa. E’ dal novembre 2014 che ho accettato l’incarico e, unitamente a un gruppo affiatato, cerchiamo di dare il nostro contributo e apporto alle attività dell’organizzazione: è molto gratificante, anche per i percorsi di formazione e le occasioni di incontro e confronto che, davvero, non mancano. Momenti di crescita culturale e personale che ci danno modo di formarci, di diventare donne e uomini imprenditori della terra. Una terra che è sempre sullo sfondo, perché è la nostra vita e il nostro lavoro. E’ per questo che vogliamo difenderla, lo facciamo ogni giorno, lo abbiamo fatto anche a Expo, dove anch’io ho avuto modo di incontrare tanti cittadini consumatori, di spiegare loro le belle realtà dell’agricoltura e della zootecnia italiana, ma anche dei molti, troppi problemi che le minacciano.