Giorgio Poeta appena ventenne ha trasformato la grande passione per l’apicoltura in un progetto imprenditoriale di successo. Innovazione di prodotto, tanto impegno e tanto studio, abilità imprenditoriale, valorizzazione del biologico, della sostenibilità ambientale e della biodiversità sono le caratteristiche distintive del Custode delle Api.
Giorgio Poeta a 26 anni, appena laureato in agraria, coltivava già da diversi anni il sogno di trasformare la passione per l’apicoltura in un vero e proprio lavoro contro il parere della sua famiglia. Ma Giorgio ha molte idee, studia tanto, capisce subito che innovazione e diversificazione di prodotto possono essere una chiave di successo nel mercato del miele e inizia a sperimentare diverse tipologie del prodotto, tra cui il miele di acacia invecchiato in barrique di rovere con cui arriva alla finale nazionale Oscar Green nel 2011. Arriva il successo mediatico, e Giorgio non si lascia sfuggire l’opportunità di farsi conoscere e far conoscere i suoi prodotti innovativi. Punta da subito sul biologico, sulla sostenibilità ambientale e sulla biodiversità che offre il territorio montano del fabrianese. Si accredita a Campagna Amica. Nonostante le difficoltà non manchino, primo tra tutti il cambiamento climatico che fa soffrire le sue api, continua a credere nel settore e nel 2016 ottiene la certificazione biologica. Punta sull’apicoltura nomade, sposta le sue arnie in territori montani, lontani dall’inquinamento, valorizzando aree abbandonate e marginali. Stringe collaborazioni importanti, punta subito ad un mercato di fascia alta, investe in marketing, i suoi prodotti vengono apprezzati da chef stellati e sono presenti nei migliori punti vendita in Italia, nei resort e nei relais, così come nelle farmacie, ma anche nelle gelaterie gourmet. Una curiosità... Giorgio è allergico alle api.