Piccola, sapiente e capace di affascinare per le meraviglie che è in grado di produrre, l’ape ha conquistato Giorgio Poeta sin da bambino.  Il giovane, infatti, figlio di imprenditori, pur avendo la possibilità di seguire una strada già tracciata, ha scelto di diventare apicoltore dedicandosi alla produzione di un miele davvero speciale.

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Un miele dal colore rosso rubino, quasi liquoroso, dalla morbidezza e densità che hanno il sentore di vino cotto con un retrogusto balsamico.

Decisiva è stata però la scelta di farlo invecchiare in barrique di rovere Slavonia Francese a media tostatura. Un’operazione di non facile realizzazione che presenta inoltre non poche problematiche, tra cui scelte di carattere tecnico come il lavaggio delle botti con sostanze acide e balsamiche.

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Giorgio Poeta, però, non si è fermato alla prima difficoltà: ha seguito il suo istinto e ha avuto ragione, ottenendo risultati più che soddisfacenti.

Fra i progetti dell’Azienda Agricola Giorgio Poeta, infine, anche il recupero di una tipologia di miele quasi scomparso dal panorama italiano. Si tratta del miele di Stachys Officinalis, un Betonica della famiglia delle Liliacee che cresce dopo la trebbiatura delle graminacee e ha un grande potere nettarifero.

Nel 2011 l’Azienda Agricola Giorgio Poeta ha partecipato agli Oscar Green, gareggiando nella categoria “In-generation”.