Ci troviamo a Illegio, in Friuli Venezia Giulia, un piccolo paese situato in una vallata fra le montagne a un’altitudine di circa 600 metri s.l.m., scrigno di cultura e tradizioni.

È in questa splendida cornice che inizia la storia di Marco Zozzoli, custode di semi antichi, e della sua azienda “Il Vecjo Mulin” (“il Vecchio Mulino”), trasformata nel 2014 da piccolo orto di dimensioni famigliari in una vera e propria officina della biodiversità che ora conta 4 ettari di terreno messi insieme da quasi 100 contratti di comodato d’uso gratuito, dove Marco studia, sperimenta e coltiva varietà antiche di mais, di ortaggi, di verdure e di legumi, oltre 200 provenienti da tutto il mondo.

La consapevolezza che la sola valorizzazione del prodotto non basta, ma che è essenziale al contempo preservare il terreno e l’ambiente lavorando la campagna in modo rispettoso della natura, porta il giovane Marco a intraprendere sin da subito l’iter di conversione dei terreni in biologico, seguendo uno dei metodi di coltivazione che più rispecchia la vita naturale, la cosiddetta Agricoltura Sinergica. Ma la spinta passionale e l’affezione verso la riscoperta di varietà a rischio di estinzione lo inducono a sovvertire le logiche del mercato dei grandi numeri, dirette a favorire sementi che garantiscano grande quantità in termini di produzione e che siano più rispondenti alle logiche di packaging. Potremmo dire, più in generale, varietà più convenienti.

Marco, recupera da tutto il globo e coltiva piante “dimenticate” attraverso la messa a dimora di semi antichi e varietà rare come la mandorla di terra o zigolo dolce, il mais gemma di vetro – quello azzurro, rarissimo e simbolo di biodiversità, noto anche come mais glass gem. Sempre nei piccoli appezzamenti coltiva un’antica varietà di mais, detto Mais di Illegio o Mais di Dieç, tramandata di generazione in generazione e da cui si ricava la rinomata farina di Illegio.

È così che Marco vuole salvare varietà condannate all’estinzione, ma che riescono ancora a stupire e affascinare ancora per il loro sapore e le loro forme e colori sorprendenti.