Izano, Cremona
emma.ghidoni@studenti.unimi.it
Tra agricoltura e allevamento, la Storia di Emma e Daniela Ghidoni, è una storia fatta di passione, coraggio e tradizione. Daniela ha 25 anni ed è diplomata all’Istituto agrario Stanga di Crema, munge le vacche in stalla, guida i trattori coltivando il foraggio necessario per l’alimentazione delle vacche ed è un’esperta in materia di trattori, con una particolare passione per i ‘Same’. Sua sorella Emma, ha 26 anni ed è laureata in Allevamento e Benessere animale all’Università degli Studi a Milano, si dedica alla stalla, alla cura delle vacche, alla nascita dei vitelli. E’ in prima linea in Coldiretti Giovani Impresa Cremona, e con gli altri giovani imprenditori di Coldiretti, condivide azioni e impegno a difesa dell’agricoltura italiana e del vero made in Italy.
Sono due sorelle unite dalla passione per agricoltura e allevamento. Terminati gli studi, hanno scelto di fermarsi a lavorare nell’azienda zootecnica di Izano (Cremona), ricevendo il testimone dal papà Angelo e dallo zio Domenico. Seguono la mungitura in stalla e lavorano nei campi con trattori e macchine agricole, ma senza rinunciare a classe e dolcezza femminili. Quando nasce un vitello, sulla cuccetta mettono un fiocco rosa o azzurro, a seconda del sesso del nascituro. In azienda hanno portato creatività e innovazione, a partire dall’introduzione di vari strumenti informatici. “L’agricoltura è la nostra passione. Abbiamo iniziato affiancando il papà e lo zio, poi loro ci hanno affidato l’azienda, della quale siamo diventate titolari. E’ stato un bel gesto di fiducia, di investimento sul futuro – spiegano – in azienda abbiamo portato tanto entusiasmo e attenzione all’innovazione. Abbiamo puntato sull’informatizzazione di una serie di processi, con l’obiettivo di garantire sempre meglio il benessere animale e di produrre latte nel segno della qualità e sicurezza”. L’allevamento conta duecento bovini, la metà vacche da latte, con una produzione di circa 30 quintali di latte al giorno. Le preoccupazioni non mancano, a partire dalla necessità di garantire il giusto valore al latte italiano, riconoscendo un’equa remunerazione a chi lo produce. “L’introduzione dell’obbligo di origine in etichetta per tutti i prodotti lattiero-caseari ha rappresentato una fondamentale conquista: garantire la trasparenza del processo produttivo, dare al consumatore informazioni chiare e complete in merito all’origine del latte, poter finalmente distinguere i prodotti autenticamente italiani da quelli che arrivano dall’estero e poi sono spacciati per italiani, sono aspetti essenziali per veder riconosciuta la giusta remunerazione per il latte delle nostre stalle” sottolinea Emma.
Con ben 145mila vacche da latte, la zootecnia cremonese da sola produce oltre un milione di tonnellate di latte all’anno, circa il 10% del latte munto in Italia. Emma e Daniela, come tanti giovani allevatori, sono in prima linea. “Il nostro è un lavoro impegnativo, duro, ma anche ricco di soddisfazioni. Siamo noi agricoltori a produrre il cibo che le persone portano in tavola. E’ una grande responsabilità. Ed è importante promuovere e valorizzare al meglio il prodotto italiano, che certamente è il migliore nel mondo” sottolineano.