Giovani Imprenditori

I nostri giovani si raccontano

12 Marzo 2016

Adriano Galizzi, da ingegnere a giovane agricoltore di mais spinato

Via San Giovanni Bosco, 25 24026 - Leffe (BG)

www.aziendaagricolaadrianogalizzi.com

agricolagalizzi@gmail.com

3488854617

Giovane agricoltore con la passione per la natura, Adriano Galizzi ci racconta la sua storia, legata alla produzione di mais spinato.
"La mia famiglia ha un’azienda che opera nel settore tessile, produce spugne per hotel di lusso e ha alcuni punti vendita di biancheria per la casa. La mia strada sembrava già tracciata, ma contrariamente a quanto tutti pensavano, il mio amore per la terra ha avuto il sopravvento. Così, mentre studiavo per diventare ingegnere gestionale, ho iniziato a sperimentare alcune piccole coltivazioni e questo mi ha permesso di capire che quella era la strada che volevo percorrere e, che l’agricoltura era veramente la mia passione. Ho comunque concluso il mio percorso di studi e dopo aver fatto stage in aziende importanti ed aver declinato una proposta di lavoro molto allettante come ingegnere informatico, ho avviato la mia piccola attività agricola a Leffe, in provincia di Bergamo. Da subito sono stato conquistato da una coltivazione legata al territorio dove abito: il mais spinato di Gandino, un’antica varietà che ormai era stata dimenticata. Ho iniziato così a collaborare con un’Associazione che si occupa di rilanciare questo antico seme autoctono e, a partecipare alle  attività per la tutela e la valorizzazione di questa varietà pregiata di mais, nate dopo il ritrovamento di alcune spighe e di alcuni semi custoditi in un’antica cascina gandinese.

I semi di questa varietà, oggi sono conservati presso il CRA di Bergamo (Unità di Ricerca per la Maiscoltura del Ministero), nella Banca del Germoplasma di Pavia e nel Svalbard Global Seed Vault, famoso deposito per la conservazione mondiale delle sementi, sito in Norvegia, a 1200 km dal Polo Nord. Nel 2015 il Mais Spinato di Gandino, è stato inoltre inserito - con il supporto del Ministero delle Politiche Agricole - nel registro nazionale delle varietà da conservazione.
Tutte queste esperienze si inseriscono in un progetto che vuole conferire una nuova identità alla Val Gandino, che dal 2007 al 2013 ha sofferto di depressione post-tessile. Orgoglioso di poter perseguire questo obiettivo, mi sono fatto coinvolgere completamente e ho iniziato a coltivare il Mais spinato di Gandino su un piccolo appezzamento e poi, pian piano, ho aumentato la superficie.

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Fin da subito ho cercato di fare rete con alcuni artigiani della valle e con i primi raccolti abbiamo realizzato prodotti interamente a base di mais spinato di Gandino come la farina per la polenta, i grissini e alcuni dolci. Le soddisfazioni non sono tardate ad arrivare e, così, ho deciso di completare la filiera, lanciandomi nell’avventura della produzione di gallette.
Ho acquistato le attrezzature necessarie e ho allestito un laboratorio specializzato, inaugurato nel settembre 2016 (è il primo in Lombardia). Le gallette che produco sono molto particolari perché lavoro il mais a chicco intero, a differenza di quanto viene solitamente fatto per le altre gallette che si trovano sul mercato, prodotte partendo dal mais degerminato, decorticato e spezzato in parti uguali.

Per me è molto importante garantire che tutti i miei prodotti partono da materie prime coltivate in azienda, secondo logiche di piena sostenibilità ambientale, sia in fase di coltivazione sia in fase di trasformazione del prodotto. La mia azienda ha un sito internet che, oltre a presentare la mia storia e quella del  territorio della Val Gandino, consente - a chi desidera acquistare i miei prodotti - di fare l’ordine e di ricevere il tutto direttamente a casa. Per promuovere la mia azienda partecipo a diversi eventi e manifestazioni, proponendo abbinamenti con altre eccellenze del Made in Italy.
Nel 2016 ho seguito le scuole dell’infanzia di Gorno in un progetto didattico di formazione dei bambini sulla coltivazione del mais, sia a livello teorico, ma anche pratico, con la semina, il rincalzo e la raccolta in campo. Poiché credo molto nell’importanza di salvaguardare le nostre tradizioni, oltre al mais spinato di Gandino, ho iniziato a produrre altre varietà di mais antiche come il mais rostrato e il nostrano dell’Isola.
La prossima sfida è quella di riportare in valle la coltivazione delle frumento. La prima semina è già stata fatta, ora aspetto di vedere come sarà il raccolto, ma sono molto fiducioso". Adriano Galizzi è uno dei tanti nostri giovani agricoltori che hanno voluto investire nel nostro Paese e nell'agricoltura.

 

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