8 Settembre 2016

Sviluppo rurale, a Cork decise le 10 priorità del futuro

Con la nuova dichiarazione, Una vita migliore, per le zone rurali (A better Life in Rural Areas) ribattezzata Cork 2.0, dedicata allo sviluppo rurale, firmata nell’omonima cittadina irlandese a vent’anni dalla prima dichiarazione avvenuta nel 1996, punta a definire le priorità politiche per lo sviluppo delle zone rurali.

All’evento hanno preso parte oltre 300 delegati da tutta Europa, tra i quali anche Phil HoganCommissario Europeo all’Agricoltura che, a conclusione dell’evento ha dichiarato: “Nel mio discorso d’introduzione alla conferenza, mi sono posto come obiettivo quello di capire come possono le aree rurali e le comunità di cui fanno parte, sfruttare le proprie potenzialità ed essere quindi parte integrante nell’individuazione di soluzioni alle sfide globali di oggi… Credo che questa nuova dichiarazione, alla cui redazione hanno partecipato una vasta pluralità di soggetti, abbia fatto un grande passo in avanti in tal senso ed andrà ad alimentare le prossime decisioni che riguarderanno il futuro della PAC”.

Una vita migliore nelle aree rurali, contiene 10 priorità politiche per il futuro dello sviluppo rurale:

  1. Promuovere la prosperità rurale;
  2. Rafforzare le filiere rurali di valore;
  3. Investire nella vitalità e mantenimento delle zone rurali;
  4. Preservare l’ambiente rurale;
  5. Gestire le risorse naturali;
  6. Incoraggiare l’azione per il clima;
  7. Incentivare la conoscenza e l’innovazione;
  8. Migliorare la governance rurale;
  9. Favorire la semplificazione e la trasparenza;
  10. Migliorare la politica di performance e di risultato.

Cambiamenti climatici, la necessità di superare il digital divide e equità nella filiera alimentare, questi sono punti cardine della nuova dichiarazione.
Gli agricoltori e con loro i giovani imprenditori agricoli e i silvicoltori, gestendo l’85% del territorio UE, sono considerati i custodi del paesaggio e hanno un ruolo chiave nel fornire beni pubblici importanti in termini di tutela dell'ambiente rurale.
Si conferma il ruolo sociale degli agricoltori, che con la gestione appropriata del territorio e la silvicoltura sono considerati elementi cruciali per risolvere il problema del clima.