Per trovare i cereali idonei a maltare una buona birra, è stato necessario l'intervento di un mastro birraio tedesco che li ha selezionati e seminati. In questa Zolla 14 di 11 ettari e 5 mila alberi, non basta l'agricoltura biologica per realizzare chicche del Made in Italy. Si è chiesto aiuto alle stelle e si è sposato il metodo biodinamico. C'è bisogno che gli elementi della natura conoscano un equilibrio ideale ed ecco che l'acqua non può che essere unica, quella appunto delle note risorgive di Treviso.
Chi fa spesa nel punto vendita di Zolla 14, le verdure non le prende dal bancone, ma direttamente dalla fontana, croccanti come solo quest'acqua è in grado di garantire. Ancora l'acqua è protagonista del miracolo della birra, perché il radicchio viene immerso con le sue radici in queste acque, subendo quindi una escursione termica fino a 15°, in grado di fare nascere un piccolo fiore che mescolato ai malti restituisce carattere e unicità a questa birra. E' una birra stagionale, che viene prodotta una volta l'anno, segue tutto il percorso del radicchio rosso di Treviso che ha un protocollo molto rigoroso che, comincia ad agosto e termina a dicembre, quando la temperatura scende sotto zero e il prodotto è pronto per essere lavorato.
Ma prima però di dare un occhio alle stelle. Infatti il processo di lavorazione, oltre a essere rispettoso del disciplinare Igp, segue un disciplinare biodinamico che comporta una serie di operazioni, compiute a partire dal campo e fino alla trasformazione, seguendo il calendario astronomico. Zolla 14 impiega gli stessi metodi naturali per la realizzazione di un succo di mela considerato senza rivali: "Siamo stati premiati dal Gambero Rosso - spiega Paolo - abbiamo superato il Trentino Alto Adige".