Tra le altissime montagne della Valle d’Aosta c’è la fattoria della felicità dove si è scoperto che la formula magica ha a che fare con le diversità. Che se coccolate e allevate con le buone pratiche dell’inclusione, sono in grado di produrre una gran quantità di felicità che scende come i fiumi e si diffonde in tutta la Valle in maniera esponenziale. Le fragilità, le disabilità qui sono una risorsa inesauribile e trovano possibilità di impiego remunerato, diventando volano per sempre più innovative attività della fattoria. Dalla cura degli animali, alle pratiche dell’orto, fino alla trasformazione dei formaggi sono i ragazzi portatori di handicap ad occuparsene. Ma tocca anche a loro l’attività della didattica ai bambini. D’estate, con i centri estivi, ma anche d’inverno nelle scuole. Come dice Alessandro: il seme dell’inclusione non ha terreno fertile migliore che nei bambini, ai quali qui, viene svelato il segreto della felicità. Questo tipo di attività permette ai ragazzi con disabilità di prendere consapevolezza delle loro capacità e potenzialità e ai bimbi ospitati di imparare oltre a delle attività anche l'inclusività in modo naturale e sincero.