Alle sue birre artigianali mancava qualcosa, così Valentina Rossiello si lancia nella sfida provando ad aggiungere dell’essenza al carciofo. Siamo in Toscana, nella campagna aretina, dove vengono coltivate due varietà di carciofo, il Madrigal e il Morello. Siamo in piena emergenza Covid, quando Valentina ha più tempo da riservare alla riflessione, particolarmente sul futuro dell’azienda di famiglia. Come nel convento dei monaci trappisti, cosi in questa tenuta toscana, l’idea nasce dalla meditazione: l’amaro del carciofo può accompagnarsi bene ad una antica ma sempre giovane bevanda, la birra, che oggi più che in passato interroga e impegna l’agricoltura sul fronte della qualità e delle varietà. La magia con il luppolo e la fermentazione, le mani sapienti del mastro birraio, la tenacia di Valentina, il palato sapiente di questa famiglia di buongustai, hanno fatto la differenza nella composizione di un bouquet di aromi ed essenze, tutte contenute in un bicchiere. Morellina non è una nuova birra artigianale al carciofo, ma è il completamento, quello che mancava alla birra artigianale, dal gusto rotondo regalato dal carciofo. Nonostante il difficile momento legato al Covid, Valentina ha voluto fare un nuovo passo per dare valore aggiunto all'azienda e utilizzare anche la loro produzioni di punta. Valentina oggi dice: A nessuno in casa è mai piaciuto piangersi addosso e anche adesso vogliamo che gli sforzi superino le difficoltà che quotidianamente si presentano, provando ogni giorno a capitalizzare il grande lavoro e valore che hanno tra le mani che è quello del vero Made in Italy.