Il punto d'inizio é una cultura contadina, mezzadrile, fatta di sacrifici, fatica, rinuncia e sudore. Il punto d'arrivo é un'agricoltura multidisciplinare che sa guardarsi intorno e sfruttare al meglio le risorse che un ambiente naturale genuino é in grado di offrire, restituendoli alla natura e ai cittadini consumatori in un circuito rispettoso, innovativo e generoso. Così il Ciliegio si é rinnovato, realizzando una filiera cortissima che nulla sottrae al di là dei recinti dei propri terreni. Dalle carni ai vini, dagli ortaggi alla frutta, persino ai dolci, é un vortice di attività che non lascia macchia in tutti i suoi passaggi. Un tempo si coltivava grano, ma il grano ha subito mortificazioni e costrizioni nel mercato. L'azienda dunque si é attrezzata per la trasformazione producendo pasta. La pasta é stata immessa in un circuito di vendita. Ma poi ha conosciuto un migliore sviluppo nell'ulteriore trasformazione in piatti pronti per il consumo. E dove se non nelle tavole imbandite all'interno dell'agriturismo aziendale? Alle antiche botti che invecchiano i vini si affiancano impianti tecnologici per la trasformazione dell'energia solare e per l'ottimizzazione delle acque. Ma Il Ciliegio ha pensato anche ai bambini che qui giungono per giocare con gli animali da corte e per imparare gli antichi mestieri della campagna, ricostruendo un equilibrio antico con le creature di un ambiente naturale, custodito fedelmente. Ecco come si chiude il cerchio di una impresa agricola che dice "no" ad ogni forma di esternalizzazione.