Se c'è un'energia più green di tutte, è qui, dove è realtà ciò che altrove è ancora un sogno. Si chiama cooperativa agricola Speranza ed è una esplosione di energia rinnovabile, ecologica, moderna, nata dall’agricoltura e restituita alla comunità. Gli agricoltori si sono fatti trovare pronti al sopraggiungere della crisi energetica. Ed è talmente tanta e diversificata da riuscire a riscaldare uno dei più importanti ospedali italiani, il centro per la ricerca contro il cancro di Candiolo, alle porte Torino. I reflui delle stalle dei circa 4 mila capi bovini sono conferiti all'impianto di conversione che è a pochi passi da una delle aziende agricole fondatrici. Qui i reflui sono immediatamente pronti a trasformarsi in biogas, che poi diventa energia elettrica, ma anche energia termica e biocarburante per i camion. Due impianti da un megawatt quindi per la produzione di energia elettrica e termica, e un impianto per la produzione di biometano 250 kg/h e bio Co2 da 400 kg/h. Se l’energia elettrica finisce direttamente in rete al servizio della comunità, quella termica è destinata al centro ricerca sui tumori, mentre il biometano liquido viene fornito al partner Gruppo Maganetti di Tirano. Le carni di questa moderna e tradizionale cooperativa piemontese sono protagoniste di una vendita diretta diffusa e garantita. Qui l'agricoltura oltre a chiudere il cerchio di ogni possibile filiera è modello di energia circolare e rinnovabile, un esempio, a cui possono guardare allevamenti e aziende di tutta Italia. Qui si può apprendere come fare per garantirsi l'energia che serve e ottenerla pura, agricola, generosa. Qui la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica per una rivoluzionaria trasformazione culturale.