Dare valore agli scarti della cantina e riciclare nel rispetto dell’ambiente è da sempre l’idea di Martina, che nella sua azienda instrada tutti i processi produttivi per una seconda vita. Tutto tranne i filtri del vino, che sono in cartone e vengono imbevuti e quindi non possono che finire nell’indifferenziata. Per dare una seconda vita ai filtri c’è voluta una tesi di laurea e oggi sono richiestissimi oggetti di design. Martina li riutilizza integralmente, essiccandoli al sole, per poi passarli in fustella, nelle forme da lei progettate, per oggetti di design, complementi d’arredo, componibili, scomponibili e riadattabili. Hanno il colore del vino, ma anche il suo profumo e la sua storia. Cambiano ma continuando a fare, quello che il vino fa da sempre, dall’uva al tino, alla botte, alla bottiglia e ora al filtro/design. Diventano così porta bottiglie che una volta tornati a casa, i clienti trasformano in elementi d'arredo: porta fiori, lampade, porta oggetti. Sono tutti diversi tra loro, cambia l’intensità del colore e dell’essenza e cambia anche la forma, esprimendo una vita continua.