A soli 16 anni Martina perde il papà. Contro ogni volontà dei familiari, lei vuole continuare una tradizione di 3 generazioni. "Quella stalla, ora è mia e io la porterò avanti".
Le mancano ancora due anni per salire sul trattore, ma intanto la tecnologia può esserle di aiuto. La stalla viene automatizzata, i panelli solari ne assicurano l’energia, mentre un robot di mungitura sarà la sua svolta. "È stato lui a permettere a una giovanissima donna di potere diventare una allevatrice", dice Martina.
È lei che provvede ad affidare i suoi animali alla mungitura, lei pensa al mangime, alla consegna del suo latte, insomma lei è "one woman farmer", già dall’età di 16 anni. È possibile grazie alla tecnologia: Martina guarda il monitor del robot di mungitura con cui da sola tiene d'occhio dati e rese di ciascuna delle oltre 100 bovine mentre fa colazione con una tazza di latte appena munto. Attende l'autocisterna che ritira il latte e poi di corsa all'università. Con il suo smartphone segue l’intero ciclo aziendale, anche quando ragioni di lavoro la tengono lontano dall’azienda. Prima di addormentarsi un click all'app: in stalla tutto ok.
Al suo fianco la madre che ha dovuto accettare la scelta della figlia, determinata e coraggiosa a continuare una tradizione lombarda che è vanto del latte made in Italy.