A Illegio, prezioso borgo della Carnia, patria della polenta e del mais tradizionale, Marco, giovane agricoltore custode appassionato di antiche colture produce un particolare tipo di mais “la gemma di vetro” dalle antiche tribù Cherokee. La pannocchia è più piccola rispetto alle nostre, ma di straordinaria bellezza.
E’ un mais rustico, non ha bisogno di trattamenti, e si è adattato in brevissimo tempo sorprendendo persino i vecchi contadini del posto. Da un solo seme, incredibilmente, ne nascono diverse piante. Una sola pianta porta fino a tre pannocchie. Con tutte le tonalità del vetro, dal blù intenso al trasparente come l’acqua, fino al viola, vinaccia e turchese. Con questo squisito mais Marco produce tantissimi prodotti, dalla farina fino aio biscotti.
La spinta passionale e l’affezione verso la riscoperta di varietà portano Marco a recuperare da tutto il globo piante “dimenticate” attraverso la messa a dimora di semi antichi e varietà rare come la mandorla di terra o zigolo dolce, il mais gemma di vetro – azzurro, rarissimo e simbolo di biodiversità, noto anche come mais glass gem – e un’antica varietà di mais, detto Mais di Illegio o Mais di Dieç, tramandata di generazione in generazione e da cui si ricava la rinomata farina di Illegio.