Ho un progetto ma non i soldi per realizzarlo. La banca risponde: si può fare. E chi avrebbe mai immaginato che la forza di una idea é in grado di coinvolgere il mondo degli imprenditori agricoli, delle istituzioni e persino delle banche. A fare due conti si fa presto. Quello di Cat era l'unico progetto in grado di guardare lontano. Un grande numero di imprenditori agricoli (26 soci e 4 cantine sociali che rappresentano altri 800 soci) che da anni viveva l'oppressione delle produzioni senza più mercato ha pensato bene di mettersi insieme e di scommettere sull'energia. Così hanno illustrato il progetto alle istituzioni mentre alla banca hanno rilasciato un'unica fideiussione, la certezza del conferimento della materia prima. Nè un euro di tasca propria, nè un minimo di garanzia sul proprio capitale. L'agricoltura ha il cibo per uno stomaco che digerendo é in grado di produrre energia. E lo stomaco se lo sono realizzati in casa propria. Ora produce elettricità, calore e fertilizzante agricolo di alta qualità. Il tutto in maniera sostenibili e soprattutto senza mettere a rischio la biodiversità in agricoltura e le produzioni alimentari e senza causare fenomeni di deforestazione e spreco di acqua. Infatti i soci imprenditori continuano a produrre barbabietola da zucchero e al contempo raccolgono foglie, colletti e residui di cereali per la produzione di energia. Lo stesso avviene con la frantumazione dei raspi dell'uva. Oggi Cat ha un Sau di circa 1.167 Ha complessivi ed ha vincolato la produzione di biomasse di 288 Ha per la realizzazione del progetto biogas. Le aziende con feritrici producono orticole, futticole, viticole, cereali, oleaginose, barbabietole, foraggere, bovini, suini, avicoli. L'energia prodotta viene immessa nella rete Enel. Il cittadino ottiene risparmio nella bolletta e ambiente pulito. I giovani possono accedere alla struttura per esperienze di formazione. L'agricoltura riparte da qui.