«Chi compra il cachemire compra un sogno», dice Gianluca , il giovane imprenditore agricolo che, insieme alla moglie, non soltanto ha voluto produrre cachemire Made in Italy, ma vuole prendere possesso dell’intera filiera per renderla tutta italiana.
Siamo nel bel mezzo di un bosco, nel cuore della Romagna. Da qui inizia questa storia. Bisognava pulire il sottobosco e trovare animali ruspanti bisognosi di poca attenzione. Gianluca scopre che la capra cachemire è la più adatta allo scopo. Scoprirà poi che oltre a restituirgli la preziosa montagna nella sua ripulita bellezza, darà il futuro alla sua famiglia. Da questa preziosa fibra, Gianluca produce preziosissimi maglioni, accessori, guanti, cappelli, pashmine - attenzione solo quelle che passano dentro una fede nuziale come da antica tradizione mongola -.
Le sue fibre vengono analizzate in Colorado e trasformate in Germania perché gli esperti trasformatori italiani non consentono di trasformare piccole quantità. Ma Gianluca è già a lavoro nella costruzione della filiera, per trasformare, in casa, le sue fibre e provvedere a tutto in autonomia: dalle capre ai maglioni finiti.